Lucca

Lucca: incontro vescovo-giornalisti

Si tratta di una tradizione davvero sentita tra i giornalisti lucchesi. È la festa del patrono della categoria e, come avviene da anni, l’arcivescovo Italo Castellani convoca tutti i giornalisti per passare nel dialogo alcune ore assieme.

Anche quest’anno è stata scelta una formula serale con cena, presso il Salone dell’arcivescovato, non nel giorno della ricorrenza del patrono bensì qualche giorno dopo, lunedì 4 febbraio. Almeno una sessantina di giornalisti hanno raccolto l’invito dell’arcivescovo.

Nell’intervento che ha dato inizio alla serata, mons. Castellani ha inviato i giornalisti a non perdere «la tensione etica perchè rivestite» ha insistito «un ruolo cruciale dentro la società civile: con ciò che scrivete potete davvero, anche nel piccolo, cambiare un pezzetto della nostra convivenza».Ne è seguita la cena e un dibattito tra i presenti, al termine del quale i giornalisti hanno consegnato all’arcivescovo un libro settecentesco di S. Teresa d’Avila.

È per noi interessante notare anche come questo appuntamento sia poi stato trattato dalla stampa locale. Insomma cosa hanno raccontato i giornalisti di questa serata?

I due quotidiani locali (La Nazione e Il Tirreno) hanno dedicato poche righe con una foto, dando cioè conto brevemente della serata. Scelta legittima anche se i temi trattati erano così vasti che potevano avere un trattamento più organico. Cosa, questa, che è avvenuta invece sulla stampa on-line: le due testate locali LoSchermo.it e Luccaindiretta.it infatti hanno dedicato un pezzo molto ampio e, tra le righe dei due articoli, se ne avverte la serietà e l’importanza che hanno voluto dare a questo appuntamento.

Paolo Lazzari di Luccaindiretta.it ha sottolineato: «certo al buon Francesco non sarebbe importato granchè delle distinzioni intestine tra professionisti, pubblicisti e semplici collaboratori; nè avrebbe avuto da sindacare sul ruolo del cartaceo in luogo della rete: insomma, il problema sta, evidentemente, molto più a monte e suona più o meno così: come riuscire ad essere, mutuando una frase del Vescovo, dei seminatori di speranza nel nevrotico alveo della comunicazione 2.0?».

Invece Gianluca Testa de LoSchermo.it ha messo in evidenza un suo parere espresso anche durante l’incontro: «per comunicare riteniamo sia essenziale sviluppare prima di tutto una personale capacità d’ascolto. Qualità che, ahinoi, sembrava assente in quella che è un’irripetibile occasione per unire assieme tutti i giornalisti della diocesi e della provincia di Lucca, laici o cattolici che siano». Anche se poi non ha mancato di sottolineare una realtà di fatto: «come accade ogni anno, l’appuntamento nel Palazzo Arcivescovile rappresenta davvero l’unico momento d’incontro tra colleghi».