Cultura & Società

MEDIA E MINORI: MUGERLI, L’ITALIA RISCHIA PROCEDURA D’INFRAZIONE

Una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea perché manca una sufficiente protezione dei minori in televisione. È il rischio che sta correndo l’Italia, conseguentemente ad alcune disposizioni contenute nel “Decreto Romani”. A lanciare l’allarme, questa mattina a Montecitorio, è stato Franco Mugerli, presidente del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori. “L’Italia – ha reso noto Mugerli – rischia una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea in tema di protezione dei minori in televisione. Recenti disposizioni contenute nel Testo unico dei servizi di media audiovisivi, meglio noto come ‘Decreto Romani’, contrastano con il divieto assoluto alla trasmissione di programmi gravemente nocivi per i minori (pornografia e violenza efferata) sancito dalla Direttiva europea sui servizi di media audiovisivi”. “La Commissione europea – ha dichiarato il presidente del Comitato – ha chiesto informazioni alle autorità italiane in merito al recepimento della Direttiva. Ritenendo che la risposta italiana non sia stata pienamente soddisfacente, in particolare per quel che riguarda il tema della tutela dei minori nei servizi lineari e su richiesta, nell’ottobre scorso la Commissione europea ha avvertito il governo italiano” che si potrebbe arrivare a “procedure d’infrazione”.“Preoccupa anche – ha aggiunto Mugerli – l’applicazione dello stesso ‘Decreto Romani’ da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che, con una delibera del luglio scorso, ha ulteriormente allargato l’accesso televisivo alle trasmissioni gravemente nocive per i minori, disattendendo peraltro ai requisiti richiesti dalla norma. Inoltre Agcom ha legittimato la trasmissione di film vietati ai minori di 14 anni in orario di televisione per tutti (7.00 – 22.30), non consentita dal ‘Decreto Romani’, purché con l’utilizzo del parental control”. Provvedimenti che, secondo il presidente del Comitato “Media e minori”, “rendono ancora più complessa l’azione di tutela dei minori nelle trasmissioni televisive svolta in questi anni con grande impegno dal Comitato”. La denuncia è stata fatta propria dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che nel documento conclusivo dell’indagine “La tutela dei minori nei mezzi di comunicazione”, presentata nel corso della conferenza a Montecitorio, “richiama il governo ad attuare integralmente quanto disposto” dalla Direttiva europea e l’Agcom “a una corretta applicazione della norma”. “La tutela dei minori – ha concluso Mugerli – è anzitutto un problema culturale, prima che sociale. Occorre tornare a riscoprire il desiderio del bello, del giusto, del bene che alberga nei cuori di ciascuno di noi”. (Sir)