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MEDIO ORIENTE, TERZO GIORNO CONSECUTIVO DI RAID, LA CONDANNA DELL’UNIONE EUROPEA

È un tecnico di 25 anni dell’azienda elettrica di Gaza, Muhammad Shamiyya, la prima vittima dei nuovi raid aerei lanciati anche oggi dalle forze armate israeliane sulla Striscia di Gaza, nel terzo giorno consecutivo di azioni militari che finora, secondo bilanci provvisori, hanno ucciso almeno 31 persone, inclusi otto bambini. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, l’uomo è morto dopo che un razzo ha centrato l’auto sulla quale viaggiava nel centro di Khan Younis, nel sud della Striscia. Fonti sanitarie fanno sapere che nell’attacco un’altra persona è rimasta ferita. Da questa mattina, gli aerei da guerra israeliani avrebbero già compiuto tre raid aerei, entrando in azione anche contro la sede del sindacato dei lavoratori palestinesi, nel quartiere Saftawi, nel nord di Gaza. In questo attacco, precisano fonti sanitarie, almeno 19 persone sono state ferite, incluso un neonato di due mesi. Fonti militari israeliane, citate dalla stampa internazionale, parlano di altri raid condotti a nord di Gaza e più precisamente a Jabalya e a Beit Lahya.

“La presidenza dell’Unione Europea è profondamente preoccupata dall’ultima intensificazione della violenza nel sud di Israele e nella Striscia di Gaza e deplora le vittime civili, esprimendo la sua vicinanza alle popolazioni colpite dalle violenze” inizia così una nota diffusa dalla presidenza dell’UE diffusa stamani, mentre i raid aerei dell’esercito israeliano su Gaza non accennano a diminuire. Dopo aver riconosciuto il diritto all’autodifesa, la presidenza “insiste perché Israele risponda con moderazione e si astenga da qualsiasi attività contraria al diritto internazionale”. Il deterioramento della situazione della sicurezza non farà che aggravare le condizioni già preoccupanti nella regione, si legge nel messaggio in cui si chiede la cessazione della ostilità. “La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza non fa che peggiorare. La prosecuzione del blocco dei posti di frontiera in entrata e in uscita e il razionamento dell’elettricità e dei carburanti non farà che aggravare la situazione” conclude la nota, nella quale si sottolinea “l’importanza di un aiuto d’emergenza e di un’assistenza umanitaria senza ostruzionismi” da parte israeliana.

Misna