Cultura & Società

Meeting di Rimini: presentata a Roma l’edizione 2018 dedicata al tema del cambiamento

«Sarà una sorpresa anche per i visitatori più affezionati – annuncia la presidente della Fondazione Meeting, Emilia Guarnieri – per una manifestazione che, per restare fedele alla sua natura di evento aperto al dialogo e all’incontro, si evolve e muta di anno in anno». Alla presentazione erano presenti oltre all’ambasciatore Pietro Sebastiani e alla presidente Guarnieri, anche il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Marco Bussetti, il patriarca Louis Raphael Sako, che il prossimo 28 giugno sarà elevato a cardinale da Papa Francesco, e il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston.

«La formazione è fondamentale per fornire ai giovani strumenti attraverso i quali gestire e governare le sfide che li attendono – ha affermato il ministro Bussetti -. Un’istruzione di qualità è determinante per favorire la crescita di persone protagoniste e libere che concorrano, attraverso il loro agire, a ‘muovere la storia’ nella direzione giusta».

Il patriarca Sako ha parlato della difficile condizione dei cristiani in Medio Oriente. «Prima della caduta del regime i cristiani in Iraq erano un milione e mezzo – ha ricordato – oggi sono circa 500mila. Nel 2014 120mila cristiani sono stati cacciati dalle loro case da Mosul e dalla piana di Ninive. Sono rimasti circa tre anni nei campi. Oggi Mosul e la piana di Ninive sono state liberate e la Chiesa ha potuto restaurare le case e le scuole con l’aiuto delle agenzie e della carità di tante persone». Se, da un lato, si registrano progressi sul fronte della sicurezza, altrettanto non si può dire per quello che riguarda i segni che consentano di sperare in un futuro migliore. «La nostra preoccupazione come Chiesa è tenere questi cristiani sul posto e assicurare loro una vita libera e dignitosa – ha aggiunto il patriarca Sako -. Le religioni devono svolgere un ruolo importante, ma soprattutto devono svolgerlo i veri credenti, se vogliono dare una testimonianza forte e significativa al loro Creatore, Dio di tutti gli uomini e fonte di ogni misericordia. Coloro invece che invocano la vendetta devono tacere e convertirsi alla pace».

La parola è passata quindi a Battiston, che si è soffermato sulle più recenti scoperte dell’astrofisica, soprattutto dei cosiddetti esopianeti, che saranno al centro di uno spazio dedicato del Meeting 2018. «La scienza ha determinato cambiamenti epocali e arricchito il senso della nostra presenza nell’Universo. Gli esopianeti, come la scoperta delle onde gravitazionali e tante altre scoperte ne sono la prova ha sottolineato Battiston -. Ma se da una parte il pensiero scientifico è un linguaggio irrinunciabile e universale per l’indagine dell’uomo e sull’uomo, dall’altra la scienza ha sempre bisogno del dialogo e del confronto con altri linguaggi altrettanto universali per aprire nuovi orizzonti al nostro pensiero».

«In un mondo dominato da particolarismi e contrapposizioni il Meeting lancia un suggerimento: ripartire da un uomo felice. Occorre ripartire da un uomo, da ogni uomo, per ristabilire legami, per ritrovare la fiducia». Legami che rispondono al cuore dell’uomo che è fatto per la positività e «all’evidenza di un mondo multiculturale che grida l’inevitabilità della convivenza». È stata  Emilia Guarnieri a concludere la serata di presentazione della 39.ma edizione del Meeting di Rimini (19-25 agosto).

«Gli uomini sono da sempre stati disposti anche a enormi sacrifici – ha ricordato la presidente della Fondazione Meeting -, come le ricostruzioni dopo le guerre, la lotta alla malattia, la fatica del lavoro a condizione che fosse evidente il significato. Nella figura di Giobbe, al centro di una grande mostra del Meeting 2018, ciò emerge come domanda di senso di fronte al dolore». Un tema, quello della ricerca della felicità, che ritorna anche nello spettacolo inaugurale. «Ispirato a ‘La Scarpetta di rasò di Paul Claudel – spiega Guarnieri -, con un grande allestimento in esterno, metterà in evidenza fin dalla prima sera il grande protagonista della storia che è il desiderio di felicità».