Toscana

MOSTRE, ACCORDO TRA REGIONE E FONDAZIONE PALAZZO STROZZI, SCONTI PER INSEGNANTI

I duemila insegnanti toscani titolari della carta regionale “Edumusei card” (una iniziativa dell’assessorato alla cultura per favorire il rapporto scuola/musei) avranno diritto a uno sconto del 25% sul prezzo del biglietto per tutte le mostre 2008/2009 proposte dalla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. E saranno previste, per tutti i cittadini, agevolazioni per raggiungere il palazzo con mezzi di trasporto pubblico.  Lo prevede, fra gli altri adempimenti, una convenzione sottoscritta dalla Regione Toscana con la Fondazione Palazzo Strozzi. Il contributo della Regione è di 950 mila euro ed è finalizzato al programma 2008-2009 della Fondazione con particolare riferimento a cinque mostre il cui costo complessivo si attesta su 10 milioni e 685 mila euro.  Tre le mostre future: Macrocosmo. L’Universo di Galileo (12 marzo – 13 settembre 2009), Dipingere la luce. L’impressionismo e le sue tecniche pittoriche (11 luglio -28 settembr e 2008), Donne al potere. Caterina e Maria de’ Medici (24 ottobre 2008 – 25 gennaio 2009). C’è poi la mostra in corso (Cina: alla corte degli imperatori, fino all’8 giugno 2008) e Contromoda che si è svolta dall’ottobre 2007 al gennaio scorso.Fra gli adempimenti assunti dalla Fondazione Palazzo Strozzi, l’organizzazione di incontri di informazione professionale rivolti agli operatori dei musei toscani sulle attività educative svolte dalla Fondazione e sull’impiego di nuove tecnologie nell’allestimento delle mostre. A fronte del suo contributo la Regione chiede che la Fondazione incentivi forme promozionali per raggiungere le mostre con mezzi di trasporto pubblico nonché un adeguato sostegno alle visite di gruppi familiari. «L’esperienza della Fondazione è importante per più motivi. In primo luogo – ha affermato l’assessore Paolo Cocchi – per la c! ooperazione di soggetti diversi, per il legame che vuole instaurare con gli abitanti dell’area metropolitana e per la sua vocazione a rivolgersi a un pubblico vasto. Si tratta quindi di una esperienza originale che sosteniamo anche come possibile modello di programmazione e governo dell’offerta culturale nell’area metropolitana». (cs-Mauro Banchini)