Cultura & Società

Mostre: il Tesoro di Terrasanta al museo Marino Marini di Firenze

L'esposizione in programma dopo l'estate, dal 12 settembre all'8 gennaio

Altare del Calvario particolare del restauro ©Federico Mulas di The Method Agency

Il Museo Marino Marini di Firenze apre le porte a una mostra che racconta oltre cinque secoli di arte sacra attraverso i capolavori commissionati dalle corti cattoliche europee per essere donati alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un autentico tesoro che è stato catalogato dall’Ordine dei Frati Minori a partire dal 2013. 

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Roma mercoledì 22 maggio, nella sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, è stata presentata la mostra “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re”, in programma dal 12 settembre 2024 al 8 gennaio 2025.

Dedicata ai doni dei sovrani, l’esposizione comprende 109 opere di arte sacra di inestimabile valore, tra le quali spicca l’Altare del Calvario alla basilica gerosolimitana. Quest’opera, di cui fa parte l’Ornamento donato da Ferdinando I de’Medici, realizzato da Domenico Portigiani, Giambologna e Pietro Francavilla, tra il 1588 e il 1590, rappresenta uno dei manufatti di maggior valore artistico e spirituale che adornano la navata latina del Santo Sepolcro. Dopo quasi cinque secoli, per la prima volta, l’Ornamento ha lasciato Gerusalemme per fare ritorno in Italia, dove sarà restaurato ed esposto a Firenze per tutta la durata della mostra.

La scelta di portare la mostra al Museo Marino Marini di Firenze – ha spiegato Carlo Ferdinando Carnacini, Presidente della Fondazione Marini San Pancrazio – è dettata dalla presenza della Cappella Rucellai, capolavoro dell’architettura rinascimentale realizzato nel XV secolo da Leon Battista Alberti e ispirato proprio al Sepolcro di Terra Santa. Ospitare i tesori di uno dei luoghi simbolo delle tre confessioni religiose, meta di migliaia di pellegrini ogni anno, rappresenta un motivo di grande orgoglio per il nostro museo. In questo connubio tra arte contemporanea, tradizione e pellegrinaggio, il Museo Marino Marini di Firenze si conferma come un centro culturale di eccellenza a livello internazionale, capace di promuovere il dialogo tra linguaggi artistici differenti e di avvicinare un pubblico eterogeneo alla bellezza e alla complessità dell’arte.

La presentazione è stata moderata dalla giornalista Claudia Conte, consigliera della Fondazione Marini San Pancrazio, e ha visto anche il lancio di un breve video-documentario sui lavori di restauro dell’Altare del Calvario che svela in anteprima alcune altre opere di rilevante pregio artistico che andranno a comporre il corpus di opere della Mostra “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini”.

Nell’ambito dell’incontro è intervenuto anche l’on. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, che ha dichiarato: “Crediamo che la cultura debba essere una risposta unitaria allo scontro e alla violenza e questa iniziativa culturale lo dimostra. Come Parlamento siamo aperti ad una collaborazione istituzionale per continuare operazioni di valorizzazione e promozione dei tesori della Terra Santa, per la riscoperta delle nostre radici e dare seguito alla politica attiva della diplomazia culturale.

Tra i capolavori della mostra spiccano anche i doni offerti da Carlo di Borbone, re di Napoli, a testimonianza della munificenza dei committenti e della profonda devozione. Di particolare rilievo il paliotto d’altare in argento e oro, realizzato in 1731 dal maestro orafo napoletano Gennaro De Blasio, che si aggiunge ad altre opere inedite, mai esposte in precedenza, come le due tele raffiguranti San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova, dipinte da Francesco De Mura nel XVIII secolo.

L’intera collezione di opere, posta sotto la tutela della Custodia di Terra Santa, costituisce un tesoro di oggetti religiosi, gioielli, ornamenti e paramenti sacri, codici e baldacchini che i francescani hanno preservato e catalogato nel corso di oltre cinque secoli, e che ritorneranno a Gerusalemme nel 2026 per l’istituzione Terra Sancta Museum Art and History, nel convento di San Salvatore.

Il percorso di visita al Museo Marini avrà inizio dall’edicola commissionata da Paolo Rucellai per l’ex chiesa di San Pancrazio, per guidare i visitatori in un pellegrinaggio simbolico verso i luoghi della Terra Santa, attraverso secoli di devozione religiosa e ostentazione politica. L’esibizione del ‘lusso per Dio’, attraverso il dono di capolavori dei più abili pittori, tappezzieri, orafi, e scultori, rappresenta il contrasto tra la dimensione mistica e lo sfoggio di potere che lungamente ha visto competere le corti cattoliche, testimoniando anche l’opulenza della famiglia Medici nel contesto rinascimentale” ha sottolineato il Curatore scientifico Jacques Charles-Gaffiot

Leyla Bezzi, curatrice esecutiva della mostra,ha approfondito i dettagli dell’allestimento museografico, che non rappresenta solo un’esposizione di arte ma un vero e proprio viaggio a Gerusalemme articolato in tre parti:

  1. Un’escursione nella storia del Santo Sepolcro: con un percorso preliminare nella storia della basilica gerosolimitana, a partire dalla Cappella Rucellai, che in dimensioni ridotte evoca la costruzione della basilica costantiniana. 
  2. Un pellegrinaggio geografico:i visitatori ripercorreranno l’itinerario ordinario seguito dai pellegrini durante le tappe del cammino verso Gerusalemme, attraverso incisioni tratte, ad esempio, dal “Libro delle Cronache” di Breydenbach, che ritraggono i porti di Venezia e Ancona, quello di Giaffa, fino alla veduta panoramica della Città Santa.
  3. Un viaggio attraverso i capolavori dei Re: una collezione di opere d’arte arricchita dalle donazioni dei reali di Spagna, Francia, Portogallo e Sacro Romano Impero. Seguite dai tesori italiani provenienti da Venezia, Genova, Granducato di Toscana e Regno di Napoli. Attraversando il Rinascimento mediceo, l’arte degli Asburgo-Lorena e il periodo moderno.

La presentazione ai media nazionali e internazionali ha visto il contributo anche degli storici dell’arte Elisabetta Stumpo e Silvio Balloni, che hanno evidenziato l’importanza dell’Altare del Calvario, mettendolo a confronto con altre opere affini per tecnica e valore artistico e approfondendo il contributo della Firenze rinascimentale alla produzione di arte sacra.

INFORMAZIONI UTILI

Titolo: Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini

Data: dal 12 settembre 2024 al 8 gennaio 2025

Curatore scientifico: Jacques Charles-Gaffiot

Curatore esecutivo: Leyla Bezzi

Luogo: Museo Marino Marini, Piazza di S. Pancrazio Firenze

Orari di apertura

Dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19

Mercoledì chiuso

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.