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PAKISTAN, MISSILI COLPISCONO VILLAGGIO AL CONFINE CON AFGHANISTAN

Un missile ha colpito una casa nei pressi un villaggio al confine con l’Afghanistan uccidendo 12 persone: lo hanno detto fonti locali alla ‘Bbc’, sostenendo che il razzo è stato lanciato da un aereo-drone statunitense contro l’abitazione vicino al villaggio di Damadola, nel distretto tribale di Bajaur; secondo alcune fonti nella casa si stava svolgendo una riunione di miliziani talebani e non al momento è chiaro se siamo rimasti coinvolti anche civili. Già nel 2006 un simile attacco aveva colpito lo stesso villaggio uccidendo anche civili, mettendo in grave imbarazzo il presidente Pervez Musharraf accusato di appoggiare ‘attacchi mirati’ nel suo territorio. Oggi né il governo del Pakistan né l’esercito americano hanno confermato l’attacco a Damadola, ma testimoni dicono di aver visto l’aereo pattugliare i cieli sin dalle prime ore della mattina. La presunta incursione da parte delle forze militari statunitensi, potrebbe influire negativamente sui colloqui avviati dal nuovo governo di Islamabad per giungere ad una tregua con i talebani ‘pashtun’ sul confine afgano; il portavoce dei talebani ha detto che nell’attacco sono rimasti coinvolti donne e bambini, ma ha aggiunto che si vuole proseguire il dialogo con il governo pur ricordando che un accordo per la fine delle violenze in territorio pakistano non implica la rinuncia ad appoggiare i combattenti in Afghanistan. Nel 2006 un drone americano partito dall’Afghanistan bombardò una casa a Damadola dove si sospettava fosse Ayman al-Zawāhirī, alto esponente di al-Qaida; nell’attacco furono uccise 13 persone, di cui cinque presunti miliziani e il resto donne e bambini, ma tra loro non c’era il principale obiettivo dell’attacco. In quell’occasione il Pakistan inviò una protesta formale a Washington.Misna