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PRATO, PREMIO «STEFANINO D’ORO» ALLE AZIENDE IMPEGNATE SUL TERRITORIO

Un premio alle aziende che si sono contraddistinte per la tenuta e il rilancio del lavoro a Prato. È lo “Stefanino d’oro”, riconoscimento che ogni anno, a partire dal prossimo 26 dicembre (festa di Santo Stefano, patrono della città), verrà consegnato per sottolineare come “la cultura e l’operosità del distretto pratese è ancora capace di fare impresa in modo etico e rispettoso dei valori del lavoro e della concorrenza”. Promotori dell’iniziativa, presentata oggi al Museo del Tessuto, sono la diocesi di Prato, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. “Con questa iniziativa – ha spiegato mons. Gastone Simoni, vescovo di Prato – vogliamo premiare gli atteggiamenti virtuosi di coloro che hanno capacità tecniche e culturali e le mettono a disposizione di tutti, per una economia più solidale”. L’idea di partenza, accolta subito da mons. Simoni e poi estesa alle istituzioni cittadine, è di Giovanni Masi, noto “cenciaiolo” di Vergaio che da anni è in prima linea per sostenere il distretto tessile pratese. Ma lo “Stefanino d’oro”, come hanno spiegato i cinque promotori, non è destinato solo a chi opera nel campo tessile ma “a tutte le aziende tipiche del territorio che stanno fronteggiando una crisi economica durissima e che per prime vanno incoraggiate”.Sir