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RIFORMA DEL LAVORO: ACLI, PARERE POSITIVO CON ZONE D’OMBRA E LACUNE DA COLMARE

Un giudizio complessivamente positivo ma con «zone d’ombra e indubbie lacune da colmare»: così si è espressa la direzione nazionale delle Acli a proposito della riforma del mercato del lavoro annunciata dal Governo. In un comunicato diffuso stamane si esprime apprezzamento in particolare per “l’assunzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato come forma di impiego prevalente; quindi la riduzione degli abusi e del ricorso al lavorio precario e alle false partite Iva; l’aumento del costo del lavoro flessibile con l’incremento delle aliquote contributive; il contrasto delle dimissioni in bianco; l’estensione della protezione per i lavoratori che perdono il lavoro attraverso l’assicurazione sociale per l’impiego (Aspi)”. Tra i rilievi che vengono avanzati, le Acli chiedono al Governo di “assumere provvedimenti per evitare il ricorso al contenzioso che si potrà generare in conseguenza del labile confine che divide le tre forme di licenziamento (economico, disciplinare e discriminatorio)”. E di introdurre, nel caso di licenziamento per ragioni economiche, “meccanismi progressivi di salvaguardia del lavoratore in funzione dell‘anzianità di lavoro aziendale”, nonché “chiarire quali siano i presupposti economici o finanziari che legittimino questa procedura”, per evitare abusi. (Sir)