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RONDINE, UNA DIPLOMAZIA DELLA CULTURA E DELL’ISTRUZIONE PER LA PACE NEL CAUCASO

(Tiblisi) – “La diplomazia migliore è, alla fine, quella della cultura e dell’istruzione”: lo ha dichiarato il vice-ministro degli esteri georgiano, Aleqsandre Nalbandov, dopo aver ricevuto, ieri a Tiblisi, la delegazione di “Rondine Cittadella della pace”. L’associazione che sta vistando alcuni Paesi dell’area, ha avuto incontri a vari livelli, anche istituzionali, per presentare e diffondere un documento, i “14 punti di pace per il Caucaso”, redatto e approvato nel maggio 2009 a La Verna. Nalbandov ha ricordato che dopo la guerra tra Russia e Georgia, nel 2008, non ci sono rapporti diplomatici tra i due paesi e molti georgiani dell’Abkhazia, regione che si è autoproclamata autonoma, hanno abbandonato il territorio. La scommessa dell’associazione, di far convivere nello Studentato internazionale giovani universitari provenienti da zone di conflitto, ha portato sotto lo stesso tetto di Rondine russi, abcasi e georgiani. “All’inizio – ha raccontato Karlo Gakhokici che vive a Tiblisi dopo aver concluso la sua esperienza a Rondine – era difficile per me pensare di incontrare un abcaso e viverci insieme. Poi quando è successo veramente ho visto che potevamo parlare e capire i nostri diversi punti di vista senza rinunciare alle nostre idee”. “Vorrei creare un centro educativo per insegnanti e studenti del Caucaso” perché “sono convinta che la tolleranza è un valore che bisogna fa crescere fin da piccoli mentre la paura e il sospetto reciproco tra vicini nascono dall’ignoranza”. È il proposito che Anna Gorokhovatskaya, studentessa russa ospite dello Studentato internazionale di Rondine, ha espresso ieri di fronte a una platea di universitari georgiani provenienti dell’Abkhazia. La giovane ha raccontato la sua esperienza di convivenza con abcasi, ceceni e georgiani, con cui non era stata mai in contatto prima di venire in Italia. “Vivendo con loro mi sono accorta che eravamo i più vicini come mentalità e modo di essere, rispetto agli altri studenti provenienti da altri paesi. Ma se siamo quasi uguali, perché allora combattiamo tra di noi?” Gorokhovatskaya ha raccontato che i suoi migliori amici, conosciuti allo Studentato sono ceceni: anche il suo fidanzato, incontrato nello stesso contesto, è georgiano. “Sono convinta – ha sottolineato – che l’educazione venga prima della politica, e che si possa costruire una rete di relazioni a partire da noi che abbiamo fatto questa esperienza e abbiamo imparato ad avere stima reciproca, pur provenendo da paesi che sono, in teoria, ‘nemici’, tra di loro”.Sir