Chi sono i buoni e chi i cattivi?: «OCEAN’S ELEVEN»

DI FRANCESCO MININNINon si può non ammirare Steven Soderbergh, uno dei talenti più bizzarri del cinema americano. La sua bizzarria consiste nel fatto di saper passare con estrema disinvoltura da film d’autore come «Sesso, bugie e videotape», «Delitti e segreti» e «L’inglese» a opere di puro intrattenimento come «Erin Brockovich», «Out of Sight» e «Ocean’s Eleven», nonchè da attori emergenti o a margine del grande mercato come James Spader, Theresa Russell, Terence Stamp e Barry Newman a nomi stellari come Julia Roberts, George Clooney e Jeremy Irons. «Ocean’s Eleven» va anche oltre: da una parte si tratta del remake di «Colpo grosso» (1960) di Lewis Milestone con il clan Sinatra al completo, dall’altra di un costosissimo assembramento di star come George Clooney, Brad Pitt, Julia Roberts e Matt Damon al fianco di nomi celebri ma non di sicuro richiamo come Andy Garcia, Elliott Gould, Don Cheadle, Casey Affleck, Scott Caan e il regista Carl Reiner. Poteva essere un flop: se le bizze delle star avessero provocato riscritture della sceneggiatura (di Ted Griffin) per concedere a tutti lo spazio richiesto, il film si sarebbe sicuramente appesantito e slegato. Invece, stranamente, le star hanno fatto gioco di squadra e «Ocean’s Eleven», che non sarà ricordato come il film più rappresentativo di Soderbergh, diventa un’occasione di sicuro divertimento.Danny Ocean, truffatore d’alto bordo, sogna di svaligiare i tre casinò più ricchi di Las Vegas. Un po’ per spirito d’avventura, un po’ perchè il proprietario dei casinò, Terry Benedict, è il nuovo compagno della sua ex-moglie Tess. Per mettere in atto il piano gli occorrono una squadra di undici elementi e orologi perfettamente sincronizzati…

Il dubbio etico di «Ocean’s Eleven» è: chi sono i buoni e chi i cattivi? Se Benedict è da considerarsi cattivo, se ne dovrebbe dedurre che gli undici compari che gli remano contro siano i buoni. E con questo la distinzione è fatta: si tratta di una favola senza streghe né cavalieri, ma con gente simpatica che ha scelto una maniera insolita per passare il tempo senza lavorare. È evidente come Soderbergh punti soltanto allo spettacolo senza preoccuparsi di questioni morali, anche perchè sa benissimo che la rapina studiata da Ocean difficilmente potrebbe invogliare qualcuno a tentare di metterla in pratica. La sua unica preoccupazione è stata quella di orchestrare il gran cast a disposizione, di non perdere il ritmo del racconto, di lasciare spazio a qualche sorpresa e di esaltare i bellissimi interni del casinò e del caveau. Con l’aiuto di un montatore esperto come Stephen Mirrione, ha ottenuto un risultato volatile ma di sicuro effetto. Quanto agli attori, George Clooney conferma il proprio fascino un po’ ironico, Julia Roberts è poco più di una presenza, Brad Pitt si tiene stranamente in disparte e Andy Garcia, credeteci sulla parola, è il più bravo di tutti. Sarà anche un successo annunciato, ma funziona.

OCEAN’S ELEVEN (Id.) di Steven Soderbergh. Con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Julia Roberts. USA 2001; Commedia; Colore

Il sito ufficiale del film