Toscana

SCUOLA, CISL: 2.400 POSTI A RISCHIO IN TOSCANA

Nella scuola toscana sono ancora a rischio 2.400 posti di lavoro: 1.500 di docenti precari e 900 di personale non docente. A dirlo è la Cisl Scuola, che lancia una grande vertenza a livello nazionale, regionale e locale, per una scuola di qualità, rispettosa delle esigenze degli alunni e delle loro famiglie. Stamani a Firenze il segretario della Cisl Scuola Toscana, Massimo Santoni, ha presentato l’iniziativa nella nostra regione. “Nella prima fase di confronto con l’Amministrazione – ha detto Santoni – abbiamo ottenuto dei risultati, a cominciare dalla riduzione di 5 mila tagli nell’organico ‘di diritto’ nazionale. Ora dobbiamo consolidarli, aprendo una nuova fase di vertenza, da condurre su obiettivi precisi, chiari, concreti. Il primo risultato è l’annuncio arrivato ieri sera, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, che tutte le richieste di tempo pieno per le prime classi delle elementari in Toscana, 111 in più rispetto allo scorso anno, saranno accolte. E’ la dimostrazione che il confronto anche a livello regionale da i suoi frutti.” Cinque le richieste centrali portate avanti dalla Cisl Scuola della Toscana · che sia assicurata la piena funzionalità del servizio scolastico, verificando attentamente l’effettiva sostenibilità dei tagli da parte delle scuole (condizioni delle strutture, domanda di tempo scuola espressa dalle famiglie, disponibilità di risorse, sia umane sia finanziarie). Il confronto a livello territoriale, in cui dovranno essere coinvolti Regioni e Comuni, deve impedire che si facciano in periferia ancora più tagli di quanto è indicato dal MIUR. Va pienamente utilizzata la dotazione organica assegnata alle Direzioni Regionali. · che si riduca il taglio all’organico del personale a.t.a. (amministrativi-tecnici-ausiliari), in quanto quello previsto, di circa 900 posti in Toscana, non è assolutamente sostenibile, specie per le scuole articolate su più sedi. A tal fine vanno comunque rivisti anche i parametri di calcolo contenuti nel nuovo regolamento. · che si definiscano rapidamente soluzioni per il personale precario, che evitino la perdita del posto di lavoro con cui da anni migliaia di persone mantengono se stesse e le loro famiglie. Per la Toscana sono a rischio quasi 1.500 posti. · che si attivino subito le procedure per l’assunzione in ruolo di almeno 20.000 unità, su scala nazionale, di personale docente e a.t.a.. La stabilizzazione del lavoro nella scuola resta per noi obiettivo irrinunciabile anche in un contesto di pesante riduzione dei costi. · che si assicurino alle scuole le risorse finanziarie indispensabili per un corretto funzionamento: è questa la condizione necessaria per sostenere e valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche. “Questi obiettivi –ha concluso Santoni- compongono la piattaforma su cui la Cisl Scuola intende assumere da subito iniziative a livello nazionale, regionale e territoriale. Su tali obiettivi chiari ed essenziali, che esigono risposte altrettanto puntuali, è possibile realizzare il più ampio coinvolgimento di quanti hanno a cuore la difesa e la valorizzazione della scuola pubblica nel nostro Paese.” (cs)