Toscana

SINODO MEDIO ORIENTE: A ISLAM, IN PASSATO MALINTESI. UNITI PER SOCIETÀ LIBERE

(ASCA) – I rapporti tra cristiani e musulmani in Medio Oriente hanno avuto in pssato degli “squilibri” e dei “malintesi” ma oggi, secondo quanto scrivono i vescovi nel messaggio finale del Sinodo, devono lavorare insieme per costruire società basate “sulla cittadinanza, sulla libertà religiosa e sulla libertà di coscienza”. “Diciamo ai nostri concittadini musulmani – si legge nel testo finale dell’assise dei presuli mediorientali -: siamo fratelli e Dio ci vuole insieme, uniti nella fede in Dio e nel duplice comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Insieme noi costruiremo le nostre società civili sulla cittadinanza, sulla libertà religiosa e sulla libertà di coscienza. Insieme noi lavoreremo per promuovere la giustizia, la pace, i diritti dell’uomo, i valori della vita e della famiglia. La nostra responsabilità è comune nella costruzione delle nostre patrie”. “Noi – aggiungono – vogliamo offrire all’Oriente e all’Occidente un modello di convivenza tra le differenti religioni e di collaborazione positiva tra diverse civiltà, per il bene delle nostre patrie e quello di tutta l’umanità“. I vescovi ricordano che “dalla comparsa dell’islam nel VII secolo fino ad oggi, abbiamo vissuto insieme e abbiamo collaborato alla creazione della nostra civiltà comune. è capitato nel passato, come capita ancor’oggi, qualche squilibrio nei nostri rapporti”. “Attraverso il dialogo – concludono – noi dobbiamo eliminare ogni squilibrio o malinteso… è nostro dovere, dunque, educare i credenti al dialogo inter-religioso, all’accettazione del pluralismo, al rispetto e alla stima reciproca”.