Opinioni & Commenti

Spengere i social non è segno di resa ai no-vax perché vince l’informazione

Uso questo spazio non per rispondere a un lettore ma per spiegare a chi ci segue anche su internet e sui social cos’è successo tra giovedì e venerdì della settimana scorsa sul nostro profilo facebook. Anche noi, come altri mezzi d’informazione e non solo – gli ultimi casi in ordine di tempo hanno riguardato Noi Tv di Lucca, Tvl Pistoia e la stessa Associazione stampa toscana – abbiamo subito quello che qualcuno chiama un attacco dei così detti no vax. Io preferisco definirlo un attacco di chi al confronto preferisce l’anonimato o i così detti troll che, secondo il vocabolario, altro non sono che «utenti di una comunità virtuale, solitamente anonimi, che intralciano il normale svolgimento di una discussione inviando messaggi provocatori, irritanti o fuori tema».

Un attacco che abbiamo scelto di bloccare eliminando due post che su facebook rilanciavano le notizia delle minacce ai colleghi di Tvl Pistoia e quella dell’attacco all’Ast. In poche ore i ‘leoni da tastiera’ le avevano commentate con oltre un migliaio di offese e qualche minaccia anche a Toscana Oggi. Se è vero che questo avviene grazie a false identità, o a comunità virtuali, è però certo che dietro c’è sempre la mano e la testa di una o più persone che, ripeto, hanno prima di tutto una caratteristica: sono vigliacchi.

Noi abbiamo eliminato i due post proprio per bloccare sul nascere questa pratica: i nostri lettori, comunque, hanno potuto continuare a vedere la notizia sul nostro sito così come noi continueremo a pubblicarne qualora ce ne dovessero essere altre, sul nostro giornale. Quindi nessun gesto di resa come qualcuno ha insinuato ma casomai la risposta a chi pensa di averci intimorito. No, questi signori non ci fanno paura.

Certo se due notizie di cronaca vengono colpite con questa violenza, è facile comprendere perché nel mondo virtuale vincono sempre più spesso le false notizie – le fake news – o comunque coloro che hanno soldi da spendere per mettere in moto un meccanismo come quello dei troll. Ai signori no vax che hanno pensato di aver spento la nostra voce replichiamo cercando di farli ragionare, anche se è un’operazione davvero difficile: siamo noi, togliendo due semplici post, ad aver spento la loro iniziativa. Lo faremo ancora, se necessario. Mi piacerebbe, però, che qualcuno di loro avesse il coraggio di metterci la faccia e di venire a un confronto di persona in redazione.

Un confronto che dovrebbe essere basato su prove e non su notizie false, su una realtà che non è mai quella virtuale e neppure quella di quei politici che credono grazie a questi mezzi di poter raccattare qualche voto in più. Abbiamo fiducia nelle persone in generale e ancor più nei nostri lettori che sanno distinguere chi informa e chi disinforma o pensa di riuscire a farlo.