Lucca

Stragi, Ministro Bonafede: grazie ai familiari delle vittime di Viareggio, lottano perchè altri non subiscano la beffa della prescrizione

A margine del Forum di Conflavoro Pmi che si è svolto a Lucca, al Teatro del Giglio, il 9 novembre scorso, il Ministro della Giustizia Bonafede si è soffermato a parlare anche della realtà delle vittime delle stragi in Italia. In particolare perché Lucca è la città dove si è svolto il processo (primo grado) per il disastro ferroviario avvenuto a Viareggio il 29 giugno 2009, dove persero la vita 32 persone. Lo spettro della prescrizione aleggia però sul processo di appello che il 13 novembre inizierà a Firenze. Ma i familiari non mollano e continuano a lottare per avere giustizia.

 

Il Ministro Bonafede spiega che “I familiari delle vittime di tutte le stragi d’Italia, compresi quelli di Viareggio, sono riunite in un comitato che io ho incontrato due settimane fa a S. Giuliano di Puglia perché lì c’era l’anniversario della strage in cui morirono in una scuola 27 bambini. Lì ho preso l’impegno di vagliare una proposta che loro hanno fatto e che è una proposta molto articolata di interventi normativi proprio per andare incontro alle esigenze di chi ha subito la perdita di familiari per una strage. La sto vagliando. Tra quelle c’è un paragrafo dedicato alla prescrizione, in queste settimane mi sono battuto nonostante tante critiche, perché volevo dare un segnale importante”. Bonafede ha poi aggiunto che i familiari delle vittime delle stragi saranno “chiamati in audizione in Commissione Giustizia proprio sulla prescrizione, così avranno modo di esprimere il loro parere sulla riforma che proponiamo di introdurre e che è un primo passo per dare un segnale”.

Poi però, tornando al caso Viareggio sottolinea quanto segue: “Ci tengo a dire una cosa che per me è la cosa che ogni volta mi sconvolge. Queste sono persone che non lottano per loro stesse. Cioè i familiari delle vittime della strage di Viareggio non avranno nessun vantaggio dalla riforma della prescrizione. Portano avanti quella proposta perché altri in futuro non debbano subire la beffa della prescrizione. E questo per me è un messaggio incredibile ed è uno degli input più importanti che io ho avuto nel portare avanti questa battaglia”.