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TERREMOTO IN ABRUZZO, PROTEZIONE CIVILE: UNA CHIESA PER OGNI COMUNITA’

(L’Aquila) – “Su 675 chiese censite dalla Protezione Civile nei comuni colpiti dal sisma il 25% è risultata agibile mentre altre duecento saranno rese agibili in tempi brevi”. Lo ha rivelato questo pomeriggio Luciano Marchetti, vice commissario straordinario per i Beni Culturali durante la presentazione di un numero speciale della rivista ABC (Abruzzo Beni Culturali) interamente dedicata al capoluogo abruzzese. Il restante 45,5% degli edifici necessiterà, invece, interventi più consistenti. “Abbiamo superato il 50% dei controlli e speriamo di riuscire a concludere i censimenti degli edifici entro la fine di giugno”, ha continuato il vice commissario che ha aggiunto: “nell’intervenire su queste duecento chiese cercheremo di privilegiare quelle che si trovano nei pressi delle comunità. La nostra idea è, infatti, quella di individuare per ogni comunità la chiesa più vicina e di lavorare per renderla agibile in tempi rapidi”.“In queste ultime settimane – ha spiegato il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, presente all’incontro – abbiamo ricevuto la visita di diverse delegazioni internazionali che si sono dette interessate ad adottare i 44 edifici inclusi nella lista del ministero dei Beni Culturali. Questo rappresenta una grande testimonianza di partecipazione alla nostra tragedia. Alcune hanno persino espresso la disponibilità ad adottare più di un edificio”. Tra le delegazioni che hanno visitato L’Aquila il commissario ha sottolineato Stati Uniti, Russia e Giappone. “Nell’arco del prossimo mese – ha concluso Bertolaso – potremo essere in grado di avere un piano complessivo degli interventi di ricostruzione e restauro, compreso un crono programma con gli interventi e i fondi necessari. Dove non ci saranno sponsor sarà lo Stato ad intervenire”, ha assicurato Bertolaso che ha precisano come “la ricostruzione sarà puntuale e non riguarderà solo i grandi interventi ma anche piccole reliquie e beni mobili pubblici e privati che sono state danneggiate”.Sir