Toscana

Una terrazza sull’Arno dedicata a Marasco nel secondo anniversario della scomparsa

«Marasco – ha aggiunto Nardella – è stato libero, testardo, sagace, irriverente. Stava fuori dai giri, non andava avanti a conoscenze, e per questo ha dovuto superare dei momenti difficili. Tutti conoscono la sua canzone più famosa, l’alluvione, un dramma da lui trasformato con ironia in un momento divertente. Pochi conoscono invece i suoi studi sulla musiche antiche, dal Medioevo al Barocco, dimenticate negli archivi e da lui portate alla luce in tanti concerti».

Il luogo dedicata da ora in poi a Marasco rappresenta non solo un bellissimo punto panoramico sul fiume, ma anche un piacevole luogo di aggregazione. E l’idea del sindaco è di ospitarvi, fin dalla prossima estate, un festival dedicato al menestrello toscano e alla musica tradizionale di cui è stato per tanti anni l’alfiere indiscusso. «Questa terrazza – ha aggiunto l’assessore Vannucci – è uno dei luoghi dell’anima di Firenze e qui si incontrano tante generazioni diverse. Tramandare la musica di Marasco di generazione in generazione è il modo migliore di preservarne l’eredità».

Alla cerimonia, oltre alla famiglia Marasco al completo – nella foto, con Virginia, i figli Iacopo, Lorenzo e Mattia, le nuore e i nipotini – erano presenti il musicista Silvio Trotta, sua spalla sul palco per oltre vent’anni, nonché Massimiliano Giuntini e Francesca Raschiatore dello storico fan club «La mandola di Mafaldo»: sono proprio loro a portare avanti la musica di Riccardo, attraverso eventi come il «Viva Marasco! Contest» di sabato 16 dicembre al Six Bars Jail di Serpiolle, una simpatica e partecipatissima serata comprendente una gara tra quattro interpreti delle canzoni di Riccardo, che ha visto prevalere il pisano Bernardo Sommani. E recentemente è stata anche creata la pagina Facebook Viva Marasco.