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Venezuela: vescovi a Maduro, «ritirare la convocazione di una Assemblea costituente»
I vescovi venezuelani, riuniti nella loro CVIII Assemblea plenaria, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Nicolás Maduro, chiedendo in particolare il rispetto per l’autonomia dei poteri politici e la rinuncia al progetto di Assemblea nazionale costituente.
Scrivono i presuli: «Nella nostra agenda di lavoro occupa un posto importante lo studio della grave situazione che scuote le fondamenta del Paese. Ci anima il proposito di portare luce e vie di soluzione, a partire dalla nostra condizione di pastori, in cammino con il nostro popolo».
«Siamo convinti che se lei vuole risolvere la grave crisi dovuta alla scarsità di generi alimentari e di medicine e all’insicurezza, che sta creando innumerevoli vittime», così come «restituire al Venezuela la sua piena democrazia a livello istituzionale» è urgente «riconoscere la autonomia di tutti i poteri pubblici e lavorare assieme ad essi», in particolare con «l’Assemblea nazionale e i massimi organi giudiziari; ritirare la convocazione di una Assemblea nazionale costituente; assumere e rafforzare gli accordi che erano stati raggiunti nell’iniziale dialogo con l’opposizione», sottolineano i vescovi.
La lettera prosegue ricordando al presidente Maduro che Papa Francesco «ha continuato a seguire con grande preoccupazione la situazione del nostro popolo venezuelano e ci ha rivolto in ripetute circostanze incoraggianti parole di solidarietà». Parole che vengono ricordate nel seguito della missiva, in particolare i richiami al Governo e a tutte le componenti della società a rinunciare a qualsiasi forma di violenza. Concludono i vescovi: «Desideriamo, signor presidente, manifestare nuovamente la nostra volontà di porci al servizio dell’incontro e della riconciliazione tra tutti i venezuelani».
La lettera è firmata dall’intera presidenza della Conferenza episcopale venezuelana e in particolare dal presidente, mons. Diego Rafael Padrón Sanchez, arcivescovo di Cumaná, dei due vicepresidenti, dal segretario generale e dai due cardinali dell’episcopato venezuelano, l’arcivescovo di Caracas Jorge Urosa Savino, presidente onorario della Cev, e l’arcivescovo di Mérida, Baltazar Enrique Porras Cardozo.