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Siria: Acs-Italia, «una goccia di latte» per i bambini di Aleppo

Si chiama «Una goccia di latte» ed è il progetto che la Fondazione pontificia «Aiuto alla Chiesa che soffre» propone per aiutare i bambini, al di sotto dei 10 anni, di Aleppo alla luce della richiesta giunta dai partner locali delle iniziative di sostegno di Acs.

Il progetto è operativo dal maggio 2015 e vede Acs distribuire «latte mensilmente a circa 2.850 bambini. 2.600 di essi ricevono latte in polvere e 250 latte speciale per neonati», come afferma Nabil Antaki, il medico siriano che sta coordinando il progetto. Perché il progetto vada avanti anche per tutto il 2017 occorre garantirne il finanziamento equivalente a 18.750 euro mensili, cioè 225.000 euro totali. Da qui la richiesta di aiuto di Acs-Italia ai benefattori e alla comunità italiana. Prima della guerra i cristiani presenti nella città di Aleppo erano circa 160.000.

Secondo una stima diocesana riferita al settembre 2016, attualmente sono solo 35.000, cioè oltre il 78% in meno rispetto al 2011. Dopo la liberazione della parte orientale della città – si legge in una nota di Acs – le famiglie stanno tuttavia tornando lentamente nelle loro case, trovandosi di fronte una situazione drammatica. Prescindendo dalle distruzioni delle strutture, la priorità ora sono i bisogni primari. Servono anzitutto pacchi viveri, combustibile per riscaldamento ed elettricità. L’80% degli aleppini si compone di rifugiati, e il 70% di essi vive al di sotto della soglia di povertà, per cui il numero di famiglie bisognose anzitutto di cibo è drasticamente aumentato. Sin dall’inizio del conflitto la Fondazione pontificia ha fatto giungere ai cristiani siriani i beni necessari a far fronte ai bisogni primari.

Considerando la sola Aleppo, nel periodo 2011-2016, sono stati realizzati progetti per complessivi 2.458.731 euro.