Vita Chiesa

Commissione tutela minori, Papa Francesco nomina nuovi membri e conferma presidente

I nuovi commissari sono: Prof. Benyam Dawit Mezmur (Etiopia); sr. Arina Gonsalves, Rjm (India); Neville Owen (Australia); Sinalelea Fe’ao (Tonga); Myriam Wijlens (Paesi Bassi); Ernesto Caffo (Italia); sr. Jane Bertelsen, Fmdm (Uk); Teresa Kettelkamp (Usa); Nelson Giovanelli Rosendo Dos Santos (Brasile). I sette membri riconfermati sono: Gabriel Dy-Liacco (Filippine); mons. Luis Manuel Alì Herrera (Colombia); p. Hans Zollner, SJ (Germania); Hanna Suchocka (Polonia); sr. Kayula Lesa, Rsc (Zambia); sr. Hermenegild Makoro, Cps (Sud Africa); mons. Robert Oliver (Usa).

«I commissari appena nominati aggiungeranno una prospettiva globale nella protezione dei minori e degli adulti vulnerabili». Così il card. Seán O’Malley, presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori nel bollettino della Sala stampa vaticana. «Il nostro Santo Padre, Papa Francesco, ha prestato molta considerazione e preghiera nel nominare questi membri». «Il Santo Padre – ha aggiunto il porporato – ha assicurato la continuità del lavoro della nostra Commissione, che è quello di assistere le chiese locali di tutto il mondo nei loro sforzi di proteggere dalle ferite tutti i bambini, i giovani e gli adulti vulnerabili».

«Vittime/sopravvissuti di abusi sessuali clericali sono inclusi tra i membri annunciati oggi. Sin dalla fondazione della Commissione, persone che hanno sofferto per gli abusi e genitori di vittime/sopravvissuti sono stati membri». Lo scrive la Sala stampa vaticana. «Come è sempre stato prassi della Commissione, supporta il diritto di ogni persona che sia stata abusata a rivelare o non rivelare pubblicamente le proprie esperienze. I membri nominati oggi hanno scelto di non farlo pubblicamente, ma solo all’interno della Commissione. La Pctm crede fermamente che la loro privacy sia un valore da rispettare».

La Sala stampa sottolinea che «la nuova membership della Pctm e lo staff inizieranno il nuovo mandato ascoltando direttamente e imparando da persone che sono state abusate, da membri delle loro famiglie e da coloro che li supportano» in modo che «il consiglio offerto al Santo Padre sia realmente permeato dalla loro saggezza ed esperienze». Poi, l’annuncio: «La sessione di apertura della Plenaria di aprile inizierà con un incontro privato con diverse persone che hanno avuto esperienza dell’abuso. I membri, quindi, discuteranno varie proposte per promuovere un dialogo continuativo con vittime/sopravvissuti da tutto il mondo». Per questo motivo, «sono state intraprese consultazioni per diversi mesi allo scopo di creare un ‘Gruppo Consultivo Internazionale di Sopravvissuti’ (Isap), una nuova struttura definita dalle voci di vittime/sopravvissuti e fondata sull’esperienza del Survivor Advisory Panel della Commissione Nazionale Cattolica per la Tutela in Inghilterra e Galles». Gli obiettivi di questo gruppo «includono lo studio della prevenzione degli abusi dalla prospettiva dei sopravvissuti e la proattività nell’accrescere la consapevolezza del bisogno di cura e riconciliazione per ciascuna persona ferita da un abuso».

«Il suo compito specifico – si legge ancora nel bollettino della Sala Stampa vaticana – è di fare proposte al Santo Padre legate alle migliori iniziative pratiche per proteggere i minori e gli adulti vulnerabili dai crimini dell’abuso sessuale e di promuovere la responsabilità locale nelle chiese particolari per la protezione di tutti i bambini, dei giovani e degli adulti vulnerabili». «Inculturare la prevenzione e la protezione dagli abusi nella vita e nell’azione delle chiese locali rimane l’obiettivo futuro della Pctm e la sua più grande sfida», si legge. La Sala stampa vaticana comunica anche alcuni dati dell’impegno degli ultimi quattro anni, quando «la Pctm ha lavorato con quasi 200 diocesi e comunità religiose di tutto il mondo per accrescere la consapevolezza e per educare le persone sulle necessità di tutelare nelle nostre case, parrocchie, scuole, ospedali come nelle altre istituzioni». Infine, i membri «desiderano ringraziare tutti coloro che hanno abbracciato questa chiamata ed esprimere gratitudine alla Santa Sede che supporta e incoraggia questi sforzi».