Vita Chiesa

FIDES: 25 MISSIONARI UCCISI NEL 2011, SOPRATTUTTO NELLE AMERICHE

(ASCA) -  Sono stati 26 i preti e gli altri operatori pastorali della Chiesa cattolica che hanno perso la vita in modo violento nel corso degli ultimi 12 mesi. Lo rende noto l’agenzia vaticana Fides che, come ogni anno, ha diffuso le statistiche dei religiosi uccisi durante l’anno. Si tratta di 26 operatori pastorali, uno in più rispetto all’anno precedente (18 sacerdoti, 4 religiose, 4 laici), uccisi prevalentemente in America (15) e Africa (6). Due religiosi hanno trovato la morte in Asia e uno in Europa. “Alcuni – ricorda Fides – sono stati vittime di quella violenza che combattevano o della disponibilità ad aiutare gli altri mettendo in secondo piano la propria sicurezza. Anche quest’anno molti sono stati uccisi in tentativi di rapina o di sequestro finiti male, sorpresi nelle loro abitazioni da banditi o da giovani sbandati che magari avevano aiutato in precedenza, alla ricerca di facili bottini. Altri ancora sono stati eliminati perché, nel nome di Cristo opponevano l’amore all’odio, la speranza alla disperazione, il dialogo alla contrapposizione violenta, il diritto al sopruso”. Tra i preti e religiosi uccisi nel 2011 c’é il caso di suor Angelina, uccisa in Sud Sudan da militanti del Lord’s Resistance Army (LRA) mentre portava aiuti sanitari ai rifugiati oppure di padre Fausto Tentorio, missionario italiano del PIME, parroco a Mindanao (Filippine Sud), che ha dedicato tutta la sua vita al servizio di alfabetizzazione e sviluppo degli indigeni. Il tutto senza contare quelli che non erano propriamente missionari ma che sono stati uccisi per la loro fede, come il ministro pakistano per le minoranze, Shahbaz Bhatti, primo cattolico a ricoprire tale incarico, impegnato per la pacifica convivenza fra le comunità religiose del suo Paese.