Vita Chiesa

PAPA: RINSALDARE RICONCILIAZIONE TRA CHIESE DI ORIENTE E OCCIDENTE

“Nella traslazione di così sante reliquie noi vediamo un’occasione benedetta per purificare le nostre memorie ferite, per rinsaldare il nostro cammino di riconciliazione, per confermare che la fede di questi nostri Santi Dottori è la fede delle Chiese d’Oriente e d’Occidente”. Lo ha detto sabato 27 novembre Giovanni Paolo II al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, durante la celebrazione ecumenica nella Basilica di San Pietro per la consegna di una parte delle Reliquie dei Santi Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo, vescovi e dottori della Chiesa. “Questo fraterno gesto della Chiesa dell’Antica Roma – sono state le parole di ringraziamento di Bartolomeo I – conferma che non esistono nella Chiesa di Cristo problemi insormontabili, quando l’amore, la giustizia e la pace si incontrano nella sacra diaconia della riconciliazione e dell’unità”.

In una dichiarazione ai giornalisti, il portavoce vaticano Joacquim Navarro-Valls ha detto che il gesto di Giovanni Paolo II non può essere interpretato come una “riparazione” e un modo per il Papa di “chiedere perdono” da parte della Chiesa cattolica per la sottrazione delle reliquie al Patriarcato ecumenico durante la crociata del XIII secolo. “Senza negare i tragici eventi del XIII secolo, il ritorno – non la restituzione – a Costantinopoli delle reliquie dei due Santi – ha detto Navarro-Valls – intende, nel terzo millennio, al di là delle polemiche e delle difficoltà del passato, riproporre tale esempio edificante, e suscitare una corale preghiera dei cattolici e degli ortodossi per la loro piena comunione”.Misna