Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa a S. Marta: «Chi siamo noi per chiudere le porte allo Spirito?»

«Se domani venisse una spedizione di marziani – uno degli esempi scelti dal Papa – e alcuni di loro venissero da noi… Marziani, verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini… E uno dicesse: ‘Ma, io voglio il Battesimo!’. Cosa accadrebbe?». «Quando il Signore ci fa vedere la strada – ha proseguito il Papa – chi siamo noi per dire: ‘No Signore, non è prudente! No, facciamo così’… E Pietro in quella prima diocesi – la prima diocesi è stata Antiochia – prende questa decisione: ‘Chi sono io per porre impedimenti?’».

«Una bella parola per i vescovi, per i sacerdoti e anche per i cristiani», ha commentato Francesco: «Chi siamo noi per chiudere porte? Nella Chiesa antica, persino oggi, c’è quel ministero dell’ostiario. E cosa faceva l’ostiario? Apriva la porta, riceveva la gente, la faceva passare. Ma mai è stato il ministero di quello che chiude la porta, mai!». «Lo Spirito Santo è la presenza viva di Dio nella Chiesa», ha ribadito il Papa: «È quello che fa andare la Chiesa, quello che fa camminare la Chiesa. Sempre più, oltre i limiti, più avanti. Lo Spirito Santo con i suoi doni guida la Chiesa. Non si può capire la Chiesa di Gesù senza questo Paraclito, che fa queste scelte impensabili». «È proprio lo Spirito Santo che aggiorna la Chiesa», ha concluso il Papa citando san Giovanni XXIII ed esortando a chiedere la «docilità» a questo Spirito, «che ci parla nel cuore, ci parla nelle circostanze della vita, ci parla nella vita ecclesiale, nelle comunità cristiane, ci parla sempre».