
Eventi: Campanile rock
Al via la terza edizione di Campanile rock
di Riccardo Bigi
Quando una manifestazione così complessa e ambiziosa raggiunge la terza edizione, vuol dire che l’idea funziona. E l’idea che, ormai quattro anni fa, portò alla nascita di Campanile Rock era semplice: riunire quei giovani che gravitano «intorno al campanile» (nelle parrocchie, negli oratori, nei circoli, nelle associazioni) e che trovano nella musica una passione comune.
Il prossimo 26 febbraio vedrà partire dunque la nuova stagione di Campanile Rock. Si parte dallo Spazio Reale di San Donnino (Campi Bisenzio), il luogo che nel 2006 vide la finale della prima edizione con Carlo Conti presidente di giuria. Un lungo cammino (il calendario completo è nel riquadro a centro pagina) che porterà i migliori sei a coronare quello che probabilmente è il sogno di tutti i giovani che fanno musica: suonare in uno stadio! Sarà lo stadio «Buozzi» alle Due Strade, a Firenze (quello che ospita le partite della Rondinella) ad offrire la cornice per la finale, sabato 5 giugno: una serata che, come ormai è tradizione, vedrà in giuria ospiti dal mondo della musica e dello spettacolo.
Ma andiamo con ordine. I gruppi al nastro di partenza sono 23: l’elenco vede alcuni gruppi «storici», presenti fin dalla prima edizione. Tra questi le Nuove trasparenze di Mercatale Val di Pesa che, partiti dall’animazione in parrocchia, hanno ormai raggiunti livelli di vera e propria eccellenza musicale, e gli R5, gruppo dall’impronta molto originale (tra pop e rock melodico), iscritti in rappresentanza della parrocchia di Strada in Chianti dove in estate tengono serate e concerti. I Bi-zona, invece, nascono da una costola dei Dust (finalisti della prima edizione) e, come loro, hanno il «quartier generale» nella parrocchia di San Lorenzo a Ponte a Greve. Insieme a questi tre, nella serata inaugurale dello Spazio Reale, ci saranno anche tre novità assolute. Gli Ultravist 370 vengono dal santuario della Madonna di Valdibrana, a Pistoia, e sono – della serata sandonninese – il gruppo con l’impronta più marcatamente religiosa: nel loro repertorio brani di cantautori cristiani come Giosy Cento. I Cross of Paul invece sono il «distaccamento» rock della Cappella Musicale Fiorentina, associazione senza scopo di lucro. Una curiosità: il nome è un omaggio a Paolo Croce, giovane amico prematuramente scomparso. La No Profit Band infine, proveniente dalla parrocchia fiorentina di San Piero in Palco, ha nel repertorio i grandi classici del rock e nel nome la propria ragione sociale: suona essenzialmente per accompagnare iniziative di beneficenza.
Qualche curiosità anche sugli altri gruppi in gara (ma informazioni più precise saranno date in occasione delle varie serate). A Grosseto (venerdì 12 marzo, Sala Friuli, ore 21) ci saranno i Custos, che si ispirano spiritualmente a San Francesco (alcuni di loro sono terziari francescani) e musicalmente ai Nomadi, insieme ai giovanissimi Insomnia (età media 16 anni). Da Saragiolo (Monte Amiata) arriveranno gli Work in Progress ma anche i Leggera, che si ispirano ai canti dei minatori amiatini. I 4Pop vengono da Follonica e appartengono all’Agesci: i loro capi Scout stanno già organizzando la trasferta per venire in massa a sostenerli. I Quadrophenia invece (gruppo hard rock) hanno la loro base nell’oratorio di Ambra, in Valdarno.
La terza serata di Campanile Rock sarà a Livorno (venerdì 16 aprile), nell’oratorio salesiano dove i Morning View giocheranno in casa. Insieme a loro due gruppi di Massa, i Fermoposta (iscritti a nome del circolo Acli di Lavacchio) e i The Fallen, che fanno parte del Cammino Neocatecumenale (come i Targaprova, vincitori della scorsa edizione). I Fiumalbo sono tre ragazzi di Cascine di Buti dalle sonorità psichedeliche e dai testi forti; gli Hc-Virus (anche loro provenienti da ambienti Scout) variano dal punk al grunge. Meritano un discorso a parte i Blu Confine di Ponsacco: una realtà attiva ormai da vent’anni, che utilizza la musica come strumento di evangelizzazione, e rinnovata di recente dall’ingresso di alcuni giovanissimi. Al loro attivo anche la collaborazione con don Udoji, sacerdote di origine nigeriana, cantante e compositore.
L’ultima delle serate eliminatorie sarà quella di Arezzo (venerdì 23 aprile, Centro San Leo): anche qui un ritorno, quello dei Notte di Note di Rignano sull’Arno, gruppo che utilizza la musica come elemento di animazione, aggregazione, fraternità. I Pikke, dall’oratorio di Bibbiena, hanno già all’attivo la partecipazione a contest e rassegne; gli Ipse di Sansepolcro si sono formati nel 2005 dopo la Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia. I Falsapartenza vengono dalla parrocchia di Quercegrossa (Siena) e cantano i grandi classici del rock; si rifanno invece alle allegre canzoni degli anni ’60 gli Angeli in blue jeans di Montevarchi.
Cosa resta da aggiungere? Che l’ingresso alle serate, come da tradizione, è sempre gratuito. Quindi buona musica e… buon divertimento a chi vorrà venire ad ascoltare!