Cultura & Società

CODICE DA VINCI: CARDINI, DIETRO SUCCESSO LOTTA BUSH-CHIESA

Il successo editoriale del ‘Codice da Vinci’ di Dan Brown, potrebbe essere stato alimentato dalle frizioni tra la Casa Bianca e il Vaticano sull’intervento militare in Iraq. Lo sostiene lo storico Franco Cardini che ha illustrato la sua teoria durante un dibattito sul libro organizzato a Pistoia. “Il Codice da Vinci – spiega Cardini – uscì nel 2000, ma ha conosciuto la massima fortuna nel 2002 in un momento di forti frizioni tra Casa Bianca e Vaticano, contrario all’attacco in Iraq che andava profilandosi. Mentre si preparava la campagna irachena e il Papa attaccava Bush, negli Usa è scoppiato improvvisamente lo scandalo dei preti pedofili ed il libro che aveva già fama di essere anticlericale con forte captatio benevolentiae verso il movimento femminista ha cominciato ad avere successo. Non voglio dire che Bush e Powell si sono messi ad un tavolo ed hanno studiato come portare al successo il libro di Brown, ma è certo che quella impostazione anticlericale ha favorito Bush nella contrapposizione al Papa. Se non ci fosse stato l’11 settembre e poi l’Afghanistan non ci sarebbe stato neppure il successo di questo Codice”.

Secondo Cardini, “il successo di Dan Brown appartiene obiettivamente ai messaggi mafiosi che la classe dirigente Usa ha inviato al Vaticano ed è un brandello nella grande lotta per la conquista del potere universale. In questa lotta rientra anche l’ atteggiamento di chi gabella per amore di patria quella sporca compravendita in Iraq dove l’Italia ha mandato soldati a fare la guardia al bidone di benzina solo per poter ottenere qualche fettina nella ricostruzione post bellica”. (ANSA).