Cultura & Società

Cibo. Patto tra pizza e bistecca per fiorentina patrimonio Unesco

E De Magistris, svela il primo cittadino gigliato, «ci ha messo a disposizione il suo staff per seguirci nei passi, già percorsi da Napoli per la pizza, della procedura di candidatura della bistecca». Nardella sulla ‘battaglia’ per la bistecca fa sul serio, tanto che ha incaricato l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re di seguire da vicino la partita. Non solo, ha già in mente una data per avviare ufficialmente l’iter: «Il 4 ottobre vedrò il presidente dell’ufficio italiano dell’Unesco Bernabé, che verrà qui. Lì cominceremo concretamente ad avviare la procedura». Al sindaco, inoltre, piacerebbe creare «un vero e proprio comitato promotore», coinvolgendo oltre a Palazzo Vecchio e all’Accademia della Fiorentina, «tutte le forze del mondo dell’agricoltura, della zootecnia, della ristorazione e dei macellai».

Per ultimo, Nardella replica anche ad alcune polemiche. Perché se l’idea del sindaco ha condensato molti apprezzamenti, c’è chi, invece, ha avanzato qualche critica. Soprattutto via social: della serie, la bistecca non dovrebbe rientrare nell’elenco delle priorità del Comune. «Il sindaco- dice- deve occuparsi di tutto, delle emergenze, delle infrastrutture, della cura della città. Però valorizzare la tradizione, la cultura e il cibo buono della nostra città non è una ‘bischerata’. Vuol dire filiera di qualità, lavoro e cosa mangiamo sulle nostre tavole o nei nostri ristoranti. è una cosa molto seria: il tipo di taglio, la cottura, fanno parte del nostro patrimonio culturale, che dobbiamo difendere dalle imitazioni e valorizzare».