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LEGGE IMMIGRAZIONE: MIOLI, «PREVISTA INCOSTITUZIONALITÀ»; PROTEZIONE UMANITARIA PER I PROFUGHI DELLA CAP ANAMUR

“Questa sentenza rende giustizia al fatto che anche gli immigrati sono soggetti di diritto e che non si possono prendere provvedimenti per via amministrativa senza ricorrere alla magistratura”. Così padre Bruno Mioli, direttore dell’ufficio per la pastorale degli immigrati e profughi della Fondazione Migrantes, commenta al Sir la decisione della Corte costituzionale di dichiarare l’illegittimità costituzionale della legge Bossi-Fini sull’immigrazione, in particolare riguardo alla possibilità che l’immigrato venga espulso, dopo essere comparso davanti al giudice per la convalida del provvedimento, senza contraddittorio e garanzie di difesa. “Non ci meraviglia più di tanto – aggiunge padre Mioli – perché alla Consulta erano pervenuti oltre 600 ricorsi da tutta Italia. Questa sentenza è attesa da circa un mese su un cumulo di eccessi di incostituzionalità. In questo caso non erano sufficienti le garanzie riguardanti il provvedimento di espulsione senza il consenso della magistratura”. A suo avviso il passo successivo “potrebbe essere la revisione della legge”.

In merito alla vicenda della nave umanitaria Cap Anamur, secondo padre Mioli, “non ci sono per ora gli elementi per fare una valutazione equilibrata delle responsabilità e della correttezza giuridica e tanto più morale dei comportamenti”. “In ogni caso – afferma -, anche se agli immigrati fosse rifiutato l’asilo politico perché non è chiara la loro vera identità (se sudanesi come dichiarano o nigeriani e ghanesi come sostiene invece il Ministero dell’interno), sarebbe giusto portare avanti un provvedimento di protezione umanitaria”. E conclude: “Si spera che questa ‘brutta’ storia, dia una qualche scossa all’irresponsabile immobilismo del mondo occidentale sulla drammatica sorte del Sudan, dove è in corso una scatenata persecuzione contro popolazioni non islamiche, e di altri Paesi sub-sahariani dove non è la persecuzione, ma la fame e il degrado oltre ogni limite di sopportabilità a fare le vittime e a spingere alla fuga”.Sir