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Europa, la proposta delle Chiese cristiane per uscire dalla crisi economica

Elaborare una «modello europeo di economia sociale di mercato». E' questa la sfida che le Chiese cristiane d'Europa intendono percorrere per uscire dallo stato di crisi. E' quanto è emerso al seminario di dialogo promosso venerdì scorso a Bruxelles organizzato dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità Europea), dalla Kek (Conferenza delle Chiese europee), insieme all'Ufficio europeo dei consiglieri della Commissione europea (Bepa).

«L‘attuale crisi nell’Eurozona, le debolezze strutturali e gli squilibri nell‘Unione europea – si legge in un comunicato diffuso oggi – sottolineano l‘urgente necessità» di aprire in Europa un dibattito sul modello europeo di una «Economia sociale di mercato» così che «gli Stati membri dell‘UE possono sopravvivere alla sfida della competizione globale e al tempo stesso essere in grado di continuare ad offrire un’efficace protezione sociale ai più vulnerabili». In apertura dei lavori, mons. Ambrosio, vicepresidente della Comece, ha sottolineato come «la nozione di economia sociale di mercato sia una delle chiavi per riconquistare la fiducia dei cittadini verso il progetto europeo». «È altrettanto necessario – ha ribadito il presule – valorizzare innanzitutto il valore della gratuità, non solo nel contesto dell’attività economica, ma anche nel settore sociale e politico».

Secondo Stefan Lunte, consigliere per le politiche sociali ed economiche della Comece, il tema dell’economia sociale di mercato si impone anche come un motivo per «future collaborazioni ecumeniche a livello europeo». «Seguendo i quattro percorsi di un’economia che sia solidale, competitiva, sociale ed ecologica – spiega al Sir – le Chiese potrebbero portare avanti una riflessione comune nel senso di un ecumenismo pratico. La sola condizione per cui una tale collaborazione possa essere feconda è di condividere, come punto di partenza, la volontà di non riformulare le vecchie ricette, ma di sottoporre il concetto dell’economia sociale di mercato alla prova della mondializzazione, tenendo conto dello sviluppo economico dei paesi in transizione, a cominciare dalla Cina. Benedetto XVI ci ha incoraggiati a cercare un nuovo modello economico nel suo messaggio per la pace 2013, appena pubblicato. Per la Commissione europea sarebbe importante concentrare la propria azione e comunicazione ancora di più sotto il concetto di economia sociale e di mercato perché esso è molto più di un modello sociale, come di recente ha ribadito il presidente Barroso: ingloba un insieme di elementi e cerca di mantenere l’equilibrio tra i diversi aspetti».