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Nicaragua: incontro interlocutorio dei vescovi. I paramilitari attaccano la città di Jinotega

La situazione nel Paese resta molto tesa e l'incontro di ieri dei vescovi per valutare il Dialogo nazionale di cui sono mediatori, sembra essersi risolto senza decisioni concrete.

Era stato annunciato ed effettivamente si è tenuto ieri un incontro dei vescovi nicaraguensi, per valutare la situazione e soprattutto il futuro, appeso oggi a un filo, del Dialogo nazionale, del quale i vescovi sono mediatori e testimoni. Al termine, però, nono sono stati diffusi comunicati e non sono state prese decisioni. La situazione resta molto tesa e incerta. Non aiutano le notizie che continuano a giungere dalle città del paese.

Ieri il barrio Sandino della città di Jinotega (140 chilometri a nordest di Managua) è stato oggetto di un pesante attacco delle forze paramilitari. E le forze speciali di polizia hanno proceduto a nuove intimidazioni e arresti di giovani manifestanti. Sempre a Jinotega c’è stata una nuova profanazione, alla cappella del Sacro Cuore di Gesù: il tabernacolo danneggiato è stato rinvenuto vicino alla chiesa.

Non aiutano neppure le nuove dichiarazioni del presidente Daniel Ortega, che ieri ha rilasciato al programma Special Report della catena statunitense Fox News la prima intervista a una testata indipendente nell’ultimo decennio. Il presidente ha escluso nuovamente di anticipare le elezioni presidenziali previste per il 2021, perché l’anticipo «sarebbe un fattore di instabilità»; e ha negato che sia il Governo ad appoggiare i paramilitari, affermando che sono finanziati dal narcotraffico e anche dagli stessi Stati Uniti. Affermazioni che cozzano contro ogni evidenza e i rapporti delle organizzazioni internazionali.