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Terremoto in Albania: sale a 23 il numero dei morti, 600 i feriti

Aumenta il numero delle vittime del terremoto in Albania: sono 23 i morti accertati finora, 600 i feriti. La scossa di magnitudo 6,2 ha colpito la costa settentrionale, vicino Durazzo, la città con più vittime, dove due hotel sono crollati, alle 3.54 di martedì. 

Il sisma è stato avvertito fino in Puglia e Basilicata. Ma si scava ancora tra le macerie, si temono decine di vittime tra i dispersi. Sempre a Durazzo nel primo pomeriggio di ieri si è registrata una nuova scossa di 5 punti di magnitudo. Oggi, sarà una giornata di lutto nazionale in Albania, in memoria delle vittime del forte terremoto, come annunciato dal premier Edi Rama, durante una visita ai feriti ricoverati in uno degli ospedali di Tirana.

Il Sistema Nazionale di Protezione Civile si è attivato, su disposizione del Presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Meccanismo Europeo per rispondere alla richiesta di intervento pervenuta dalle autorità albanesi in seguito alla forte scossa di terremoto che ha colpito il Paese. Inviati nelle città di Tirana e Durazzo uomini e materiali del Servizio Nazionale per garantire il soccorso alla popolazione in queste prime fasi dell’emergenza. Grazie al comando delle Capitanerie di Porto, all’Aeronautica Militare, alla Guardia di Finanza e al Comando Operativo Interforze sono già partiti per l’Albania diversi mezzi e oltre duecento uomini tra team dei Vigili del Fuoco e squadre USAR di ricerca e soccorso, personale medico AREU della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell’UCIS e della Guardia di Finanza, tecnici del Dipartimento della Protezione Civile.

Mobilitata anche la Protezione civile della Regione Toscana che ha dato la disponibilità al Dipartimento nazionale ad attivare un modulo della Colonna mobile regionale denominato «assistenza alla popolazione» per l’accoglienza di 250 persone. Il modulo della Colonna mobile regionale denominato «assistenza alla popolazione» è composto da 32 tende in grado di ospitare 8 persone l’una, brande, coperte, riscaldatori. Inoltre saranno montati i servizi igienici, una cucina da campo, due tendoni dedicati alla mensa e alla socialità e i gruppi elettrogeni necessari a garantire l’energia elettrica in tutto il campo. Nel momento in cui il Dipartimento nazionale deciderà l’invio partiranno dalla Toscana 10 operatori della Protezione civile regionale e 50 volontari.