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Ue-Lega araba: Tusk, «dialogo interculturale per bilanciare narrative populiste»

«Sono consapevole che ci sono differenze tra noi. Non siamo qui per fingere di essere d'accordo su tutto. Ma affrontiamo sfide comuni e abbiamo interessi condivisi. Siamo qui per rafforzare la nostra cooperazione a vantaggio dei nostri popoli». In questo spirito e con queste parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si sono svolti a Sharm-el-Sheik i lavori - ieri e oggi - del vertice tra Ue e Lega araba, primo vertice di questo genere, co-presieduto da Tusk e dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

I lavori si concludono nel pomeriggio di oggi. Sul tavolo numerosi temi: multilateralismo, commercio e investimenti, migrazione, sicurezza, situazione nella regione. Ma Tusk in apertura ha fatto riferimento anche a cambiamenti climatici, disoccupazione, giovani, pace, dialogo interculturale. «Promuovere il dialogo interculturale, dare potere a una vivace società civile e porre priorità all’educazione può aiutare a creare società pacifiche e stabili», ha detto Tusk, «meno suscettibili ai messaggi dell’estremismo violento, per controbilanciare l’impatto negativo che le narrative populiste possono avere sulle nostre società».

Dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker invece, che ha messo in evidenza anche gli elementi di comunanza legati a scambi culturali, spirituali ed economici avvenuti nella storia, l’appello esplicito a «difendere insieme i valori fondamentali che sono il rispetto dei diritti umani e la tolleranza».