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Vertice di Hanoi: vescovo di Daejeon, «Trump e Kim non possono più tornare indietro»

«Nessun accordo» al summit di Hanoi tra il presidente Donald Tump e il leader nordcoreano Kim Jong-un, secondo quanto riferisce la Casa Biana. ma per mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon, c'è ancora speranza, perché il processo avviato non si può interrompere.

«Mi dispiace. Mi aspettavo che i due leader potessero arrivare ad un accordo. Ma così non è stato. Seguendo, però, le notizie e, soprattutto, la conferenza stampa del presidente Trump, posso dire: c’è speranza. Sempre. Mai la speranza deve venire meno». Così mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon (Corea), raggiunto telefonicamente dal Sir a conclusione del vertice di Hanoi.

Il vescovo di Daejeon ha apprezzato il tono del presidente Usa: «Ha usato un linguaggio positivo in conferenza stampa. Non ha espresso alcuna condanna verso il suo interlocutore sottolineando piuttosto un clima d’incontro e condivisione che c’è stato. Il processo è lungo e richiede tempo, richiede sempre più dialogo. La speranza è sempre nel dialogo più che nei risultati». Per il vescovo, «il canale del dialogo non si è interrotto ma continua. Fino ad oggi, attraverso il dialogo i due interlocutori si sono confrontati e capiti nelle loro rispettive posizioni e questo è un grandissimo risultato. Quando c’è dialogo, la speranza non muore. Il dialogo è sempre una esperienza positiva».

«Kim Jong-un e Donald Trump sono entrambi saliti in groppa ad una tigre. Se cadono – conclude mons. Lazzaro You Heung-sik -, si fanno molto male. Significa che il processo da loro avviato deve andare avanti in ogni caso e che indietro non possono più tornare».