Toscana

FESTA DELLA TOSCANA DEDICATA A 150° UNITA’ ITALIA E AI GIOVANI; MONACI: SPESE PIU’ CHE DIMEZZATE

(ASCA) – E’dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’edizione 2010 (l’undicesima) della Festa della Toscana, promossa dal Consiglio regionale per ricordare l’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana nel 1786. Le iniziative (presentate oggi dal presidente dell’assemblea Alberto Monaci e dal vice Roberto Benedetti) si concentreranno tra il 26 e il 30 novembre con appuntamenti che proseguiranno poi a dicembre e fino a marzo 2011. Tra gli altri appuntamenti, la parata dei gruppi di rievocazione storica si terrà ad Arezzo domenica 28 e il Consiglio regionale solenne si riunirà martedì 30 nell’auditorium di Palazzo Panciatichi, sede dell’assemblea. In cartellone anche un’edizione straordinaria di Palazzo Aperto. Un tricolore lungo 150 annì: domenica 28 ci sarà l’apertura delle sedi del Consiglio regionale (Palazzo Panciatichi-Covoni e Bastogi) con visite gratuite guidate, proiezione di film, degustazioni di prodotti tipici toscani, mostre, concerti e incontri letterari e curiosità come l’esercitazione pratica ‘impariamo a fare i nodi marinarì o un ideale percorso guidato nella Firenze del 1860, cosa c’era e cosa non c’é più. A partire da lunedì 29 novembre, le grandi questioni nazionali che hanno animato i 150 anni dell’Unità d’Italia saranno al centro di un ciclo di 10 lezioni a due voci per offrire, in particolare ai giovani, riflessioni su identità e nazione, unità e regionalismo, democrazia e legalità, famiglia e società, ricchezza e povertà, uomini e donne. E i ragazzi degli istituti scolastici saranno coinvolti anche con due concorsi per il finanziamento di laboratori di studio e approfondimento: «Ripensare l’unità d’Italia (1861-2011)» e «La Toscana ed il Risorgimento: fatti, eventi e personaggi».Le vicende toscane nel quadro risorgimentale saranno protagoniste di incontri, convegni e seminari che daranno poi vita ad un’apposita collana intitolata «I Toscani per l’Italia unita». Non mancheranno le mostre: il 15 dicembre a Palazzo Panciatichi si inaugurerà «2011: 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia – 130 anni dall’inaugurazione a Livorno della Regia Accademia Navale»; sabato 27 novembre a Scandicci si aprirà l’esposizione «La satira ai tempi dell’Unità d’Italia». Sempre il Consiglio regionale ospiterà «La donna attraverso la moda dall’Unità d’Italia ad oggi» e «La Toscana da Pietro Leopoldo all’unità nazionale. Immagini ed interpretazioni». Il 150* dell’Unità e le iniziave della Festa, ha spiegato Monaci, chiamano “al ricordo del fondamento storico del nostro essere nazione” e allo stesso tempo sollecitano “a riappropriarsi di un sentimento forte di appartenenza a una comunità capace, in questi 150 anni, di superare indubbie difficoltà, anche tragedie, rafforzando la propria identità, il proprio ruolo nel contesto internazionale ma, soprattutto, evolvendosi sul piano sociale, culturale, economico, dei diritti civili”. Una particolare attenzione sarà dedicata al mondo della scuola “proprio perché – ha concluso Monaci – è nella scuola il fulcro centrale di un’operazione di recupero della memoria storica e di attualizzazione del valori dell’unità“.L’Austerity coinvolge anche la Festa della Toscana che nell’edizione 2010, l’undicesima, costerà meno della metà di quanto speso in passato. A rendere noto il dato è stato il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci, presentando la celebrazione voluta per ricordare l’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana. “Questa festa – ha spiegato Monaci – rappresenta uno sforzo importante per il Consiglio che, nel processo di riduzione delle spese necessario per rispondere con la sobrietà delle istituzioni alle difficoltà dei cittadini di fronte alla crisi economica che perdura, ha comunque deciso di mantenere l’appuntamento, più che dimezzando però le risorse finanziarie impiegate: meno di 350 mila euro per il sostegno ai moltissimi eventi inseriti in programma a fronte di un impegno previsto dal precedente Consiglio di 800 mila euro”. “Non è – ha aggiunto il vicepresidente Roberto Benedetti – una festa in tono minore ma è più sobria. è stata una scelta precisa e penso che avrà un buon riscontro nei territori e tra la gente”.