Toscana

Futuro incerto per la Forestale

Un progetto inutile, secondo Fabrizio Ciuffini della Federazione nazionale sicurezza della Cisl Toscana, se non addirittura pericoloso perché all’indomani della promulgazione della nuova legge per il contrasto alle «Eco Mafie» rischia di far sparire tutta quella capacità organizzativa e d’indagine che il Corpo Forestale ha sviluppato nel tempo e che oggi lo colloca a fianco  delle Procure di tutta Italia, più impegnate nel contrasto e prevenzione dei reati ambientali. In aumento l’attività di sicurezza agroalimentare e agro ambientale del Corpo forestale dello Stato nell’anno 2014: 9.744 controlli effettuati (28% in più rispetto al 2013); 63 operazioni complesse (11% in più rispetto al 2013).

La proposta della soppressione ha origine dalla convinzione di come cinque Corpi di Polizia in Italia siano troppi e su come accorpandoli sia possibile risparmiare sul bilancio dello Stato. Errato, si contesta da più parti: la spesa sostenuta per il funzionamento del Cfs si compensa ampiamente con le sanzioni amministrative notificate. Alcune stime ufficiali spiegano che il Corpo Forestale costa circa 490 milioni di euro all’anno, di cui circa 460 sono quelli che gravano sui costi del Personale. Questo significa che spostando queste 8000 unità del Corpo in un’altra Forza di Polizia, considerato però che gli stipendi dovranno essere pagati comunque, la spesa pubblica non cambia.

Alla spesa del personale si sommano poi circa 30 milioni di euro l’anno per il funzionamento del Corpo stesso, compensata come detto dalle sanzioni erogate proprio per merito dell’azione svolta. La media degli ultimi quattro anni, rispetto ad illeciti amministrativi contestati, è stata di circa 28.250.000 euro. Casomai la soppressione del Cfs e la confluenza del personale in altre Forze di Polizia realizza un aumento della spesa pubblica

Come? Lo spiega Ciuffini: alle 8.000 Unità del Cfs andrebbe sostituita tutta la fornitura delle uniformi e delle dotazioni di Reparto per una spesa non inferiore ai 12 milioni di euro. Altri milioni serviranno per modificare foggia e colori della flotta dei mezzi del Cfs (circa 1700), compresa quella aerea (indipendentemente se passerebbe ad una Forza di Polizia e/o al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco); così come servirebbero non meno di altri 2 milioni per fare almeno una «mini formazione» al personale che transiterebbe in altri Corpi.

Da più parti si osserva poi che la soppressione del Cfs e lo spezzettamento delle funzioni in diverse altre Forze di Polizia non risolverebbe il vero problema di costi della spesa pubblica che è rappresentato dalle sovrapposizioni e duplicazioni di funzioni (troppi che arrivano sugli stessi eventi, con compiti analoghi e con conflittualità istituzionali ogni volta da chiarire.

La parola fine però non è stata ancora aggiunta e il governo ha ancora 12 mesi per presentare i decreti attuativi: la battaglia per fermare lo smembramento del Corpo Forestale dello Stato tornerà in autunno.

La scheda: L’attività del Cfs in Toscana nel 2014

Un’azione di prevenzione e contrasto capace di tutelare e conservare il patrimonio unico di valori ambientali e agroalimentari della Toscana è quanto emerge dal Rapporto 2014 sull’attività operativa del Corpo Forestale dello Stato in Toscana.

Nel campo della sicurezza ambientale, il 2014 ha visto i Forestali toscani eseguire 60.105 controlli che hanno interessato 20.766 persone, accertare 894 reati e segnalare 1.021 persone all’autorità giudiziaria, contestare 3.838 illeciti amministrativi a carico di 3.517 trasgressori e comminare un importo complessivo di euro 3.294.555.

Quattro le Province toscane dove l’attività è risultata più cospicua: Arezzo (24.975 controlli, 721 illeciti e 129 reati accertati, 651 persone sanzionate e 142 segnalate all’autorità giudiziaria), Grosseto (7.126 controlli, 432 illeciti e 68 reati accertati, 400 persone sanzionate e 56 segnalate all’autorità giudiziaria), Firenze (5.570 controlli, 603 illeciti e 219 reati accertati, 600 persone sanzionate e 234 segnalate all’autorità giudiziaria), e Siena (4.784 controlli, 637 illeciti e 108 reati accertati, 657 persone sanzionate e 149 segnalate all’autorità giudiziaria).

Il principale settore di attività è stato la tutela idrogeologica del territorio con 23.078 controlli, 1.322 illeciti e 307 reati accertati, abusivismo edilizio e irregolarità nelle utilizzazioni boschive (3.688 i controlli e 952 illeciti accertati a danno delle foreste toscane).

Rilevante anche l’azione di controllo a tutela della fauna, contrasto del traffico illecito di rifiuti, tutela della legalità nel settore agroalimentare

Nell’ambito della Protezione civile, i Forestali hanno contribuito al contrasto degli incendi boschivi (120 in Toscana nel 2014), e sono stati impegnati in occasione dei principali eventi calamitosi (alluvione in Toscana a gennaio, tromba d’aria a Firenze in settembre, esondazione del fiume Elsa a ottobre, alluvione di Massa a novembre).

Non meno importante anche le costanti attività di tutela e conservazione della biodiversità nei tre Parchi nazionali (Arcipelago Toscano, Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, Appennino Tosco-Emiliano) e  nelle 36 Riserve naturali statali, dove gli otto Uffici Territoriali per la Biodiversità gestiscono direttamente le aree protette.

La Centrale Operativa Regionale ha risposto a oltre 21.000 chiamate o al Numero Verde di Emergenza Ambientale 1515. Molto importanti anche i rapporti di collaborazione che il Corpo ha instaurato con gli enti territoriali e col mondo dell’associazionismo.