Toscana

Regione, entro 2015 una rete di mini-impianti elettrici a biomasse

Più lavoro, energia pulita, presidio del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa per la filiera corta nel settore bosco-legno-energia in Toscana firmato oggi dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori insieme ai rappresentanti di tutti i soggetti, istituzionali e sociali, che completano la filiera: Uncem Toscana, Anci, Upi, CGIL, CISL, UIL, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Legacoop, Confcooperative.

Al protocollo si aggiunge anche un marchio di qualità volto a contrassegnare la filiera corta toscana del bosco-legno-energia. La Toscana con 1 milione e 156 mila 682 ettari di superficie forestale pari al 51% del territorio regionale è la regione più boscata d’Italia. La maggior parte dei boschi è di proprietà privata (85%), ma si tratta in prevalenza di piccole proprietà, mentre il 15% pari a 130 mila ettari è di proprietà pubblica: 110 mila ettari la proprietà regionale.

Dall’attivazione di una filiera corta bosco-legno-energia ci si attende la creazione entro il 2015 di una rete di piccoli impianti (non superiori complessivamente a 70 megawatt) per la produzione di energia elettrica e termica (cogenerazione), alimentati da biomassa legnosa da filiera corta. «La firma di oggi – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – è importante perché mette nero su bianco una collaborazione virtuosa fra istituzioni e categorie economiche e sociali con lo scopo di far decollare lo sviluppo delle filiera bosco legno energia e favorire la creazione di filiere corte locali».