Toscana
VIOLENZA IN IRAQ, «UNA SPIRALE SENZA CONTROLLO» SECONDO ONU
Cento persone uccise ogni giorno, 1 milione e 500.000 sfollati interni, oltre 1 milione e 300.000 profughi nei paesi circostanti (ogni giorno 2000 iracheni attraversano il confine con la Siria e il numero è segnalato in crescita costante), 315.000 civili che negli ultimi 8 mesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa delle violenze o delle operazioni militari della coalizione: sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri a Ginevra da Jan Egeland, vicesegretario delle Nazioni Unite e capo dell’Ufficio per il coordinamento delle operazioni umanitarie dell Onu (Ocha). La violenza in Iraq è entrata ormai in una spirale senza controllo e nessun segmento della società ne è immune ha detto Egeland sottolineando che gli omicidi compiuti dagli squadroni della morte, da milizie settarie o i più recenti omicidi d’onore (vendette private o vere e proprie faide tra famiglie) non risparmiano nessuno e coinvolgono poliziotti, giudici, avvocati, giornalisti e sempre di più donne.