Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: SESSUALITÀ CONIUGALE NON È NEGAZIONE PIACERI DELLA VITA

La sessualità che si realizza nell’unione coniugale “non è un ‘no’ ai piaceri e alla gioia della vita, ma il grande ‘si’ all’amore come comunicazione profonda tra le persone, che richiede il tempo e il rispetto, come cammino insieme verso la pienezza e come amore che diventa capace di generare vita e di accogliere generosamente la vita nuova che nasce”. Lo ha ribadito Benedetto XVI che oggi ha ricevuto in udienza i partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia nel XXX anniversario della sua fondazione. Per il Papa “il vero fascino della sessualità nasce dalla grandezza di questo orizzonte che schiude: la bellezza integrale, l’universo dell’altra persona e del ‘noi’ che nasce nell’unione, la promessa di comunione che vi si nasconde, la fecondità nuova, il cammino che l’amore apre verso Dio, fonte dell’amore”. “L’unione in una sola carne – ha poi aggiunto – si fa allora unione di tutta la vita, finché uomo e donna diventano anche un solo spirito. Si apre così un cammino in cui il corpo ci insegna il valore del tempo, della lenta maturazione nell’amore. In questa luce, la virtù della castità riceve nuovo senso”. Diversamente il corpo parlerebbe il “linguaggio negativo” dell’“oppressione dell’altro, del desiderio di possedere e sfruttare”, linguaggio che “non appartiene al disegno originario di Dio, ma è frutto del peccato. Non è forse questo – ha sottolineato Benedetto XVI – il dramma della sessualità, che oggi rimane rinchiusa nel cerchio ristretto del proprio corpo e nell’emotività, ma che in realtà può compiersi solo nella chiamata a qualcosa di più grande? Dio – ha spiegato il Papa – offre all’uomo anche un cammino di redenzione del corpo, il cui linguaggio viene preservato nella famiglia. Se dopo la Caduta Eva riceve questo nome, Madre dei viventi, ciò testimonia che la forza del peccato non riesce a cancellare il linguaggio originario del corpo, la benedizione di vita che Dio continua a offrire quando uomo e donna si uniscono in una sola carne” all’interno della famiglia “luogo dove la teologia del corpo e dell’amore si intrecciano”.Sir