Vita Chiesa

La Conferenza episcopale italiana ha 50 anni

In occasione del 50° anniversario della prima riunione dei Presidenti delle 19 conferenze conciliari regionali (8-10 gennaio 1952), pubblichiamo una breve cronistoria della nascita e della vita dell’attuale Conferenza Episcopale Italiana (Cei).

I primi incontri tra vescovi di una stessa regione o di uno stesso Paese risalgono al 1830, anno in cui, per la prima volta, l’episcopato belga si riunì a Malines. Nel 1849 si tennero in Italia il congresso dei vescovi della Provincia Ecclesiastica di Torino e quello dell’episcopato lombardo. Questi ed altri incontri si collocarono in un movimento più vasto che verso la metà del secolo XIX coinvolse parecchi episcopati d’Europa. I rivolgimenti politici del 1830 e del 1848 ponevano, infatti, Chiesa e vescovi in condizioni inedite e difficili, sollevando grandi problemi di giurisdizione (nei rapporti con le nuove istituzioni politiche) e di natura pastorale, di fronte ai quali i sinodi diocesani e pastorali parevano inadeguati. Ai vescovi si imponeva pertanto di avviare nuove forme di collaborazione più rappresentative e nello stesso tempo più snelle ed efficaci. Nacquero così i «conventus episcoporum», ossia i congressi dei vescovi, a livello locale, regionale ed anche nazionale.

Queste prime esperienze, che rispondevano soprattutto a nuove esigenze pastorali, furono alla base delle attuali conferenze episcopali che, successivamente, il Concilio Vaticano II definì nelle motivazioni, nei contenuti e nelle finalità. Il Concilio responsabilizza gli episcopati nazionali ad essere collegio attraverso lo strumento delle rispettive Conferenze Episcopali. Infatti, in seno al Concilio i vescovi italiani si trovano ad assumere un ruolo proprio e distinto rispetto a quello della Santa Sede. Fino a quel momento, il punto di riferimento per l’unità dei vescovi italiani era stata la Santa Sede, in particolare la Segreteria di Stato e la Congregazione concistoriale. D’altronde ben 106 diocesi su 320 erano “immediatamente soggette alla Santa Sede”, cioè non facevano parte di alcuna provincia ecclesiastica, come ha rilevato lo storico Andrea Riccardi (c.f.r. Storia dell’Italia religiosa, vol. III, Bari 1995, pp.344 e ss.).

Dall’8 al 10 gennaio 1952 si svolge a Firenze la prima riunione dei Presidenti delle 19 conferenze conciliari regionali, presieduta dal card. Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano.

Il 1° agosto 1954 viene elaborato il Primo Statuto della Cei. La Cei viene definita “riunione degli arcivescovi e vescovi d’Italia, presidenti delle conferenze regionali, in rappresentanza degli ordini delle rispettive regioni”. I suoi organi sono l’Assemblea, costituita da tutti i Presidenti delle Conferenze regionali e dall’ordinario militare, più il Segretario Generale senza diritto di voto, e il Comitato direttivo, composto da soli cardinali presieduto dal decano. Il 3 novembre 1954 si tiene a Pompei la prima riunione del Comitato direttivo. Il card. Maurillo Fossati, arcivescovo di Torino, è il Presidente, mentre mons. Alberto Castelli, vescovo ausiliare di Sabina-Poggio Mirteto, è il Segretario Generale.

Nel 1959 viene rivisto lo Statuto dell’organismo e si stabilisce che il Presidente “viene nominato dal Santo Padre”. Il 12 ottobre, Giovanni XXIII nomina il card. Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, primo presidente della Cei, mentre mons. Alberto Castelli è il Segretario Generale. Egli verrà riconfermato presidente nel 1962 da Paolo VI.

Dal 14 al 16 aprile 1964 si tiene un incontro di tutti i presuli d’Italia. Tale data segna l’inizio della Conferenza episcopale “plenaria”. Lo stesso anno è di nuovo rivisto lo Statuto Cei stabilendo, tra l’altro, che le risoluzioni hanno valore soltanto “dopo l’approvazione o la conferma della Santa Sede”.

Nel 1966, Paolo VI nomina Presidente il card. Giovanni Urbani, patriarca di Venezia. Dal 21 al 23 giugno si tiene la I Assemblea Generale. L’11 agosto Paolo VI nomina il vescovo di Gorizia, mons. Andrea Pangrazio, nuovo Segretario Generale.

Nel 1969 Paolo VI nomina Presidente il card. Antonio Poma, arcivescovo di Bologna, al posto del card. Urbani, morto il 17 settembre. Il 9 ottobre viene approvato lo statuto dell’Azione Cattolica italiana.

Nel 1970, la VII Assemblea Generale rivede ancora lo Statuto Cei e istituisce la Caritas Italiana. Si stabilisce inoltre che i vice presidenti divengano tre – per il nord, il centro e il sud – e che tutte la cariche abbiano durata triennale. Nel 1972 il card. Poma è confermato Presidente. Il 12 luglio 1973 viene pubblicato il documento pastorale “Evangelizzazione e sacramenti”, testo di base per gli anni Settanta. Nel 1972, Paolo VI nomina l’arcivescovo di Lucca, mons. Enrico Bartoletti, nuovo Segretario Generale.

Il 9 maggio 1974 Paolo VI visita la nuova sede della Cei, al n°. 50 della circonvallazione Aurelia, messa a disposizione dalla Santa Sede che ne è proprietaria. Lo stesso anno viene ancora rivisto il regolamento della Cei.

Nel 1975, il card. Poma viene confermato Presidente. Il 19 marzo 1976, Paolo VI nomina l’Assistente Generale dell’Azione Cattolica italiana, mons. Luigi Maverna, nuovo Segretario Generale, essendo mons. Bartolettti deceduto il 5 marzo.

Dal 30 ottobre al 4 novembre si tiene a Roma il 1° convegno ecclesiale sul tema “Evangelizzazione e promozione umana”. Gli atti del convegno vengono presentati il 1° maggio 1977. Il 19 novembre dello stesso anno viene approvato il nuovo Statuto della Cei.

Nel 1978, il card. Poma viene confermato Presidente sia da Giovanni Paolo I che da Giovanni Paolo II. Il 18 maggio 1979, Giovanni Paolo II nomina Presidente il card. Anastasio Ballestrero, arcivescovo di Torino. Nel 1981, vengono elaborati i documenti pastorali “Comunione e comunità”, testi di base per gli anni Ottanta. Il 19 luglio Giovanni Paolo II conferma il card. Ballestrero Presidente e nomina Segretario Generale mons. Egidio Caporello.

Dal 9 al 13 aprile 1985 si tiene, a Loreto, il 2° Convegno ecclesiale sul tema “Riconciliazione cristiana e comunità de gli uomini”. Il 18 aprile viene approvato il nuovo Statuto, rivisto, della Cei. Il 3 luglio Giovanni Paolo II nomina il card. Ugo Poletti, vicario di Roma, nuovo Presidente. Il 23 ottobre viene istituito l’Istituto Centrale per il Sostentamento Clero. Il 14 dicembre viene conclusa un’intesa tra Autorità scolastica e Cei per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche.

Il 28 giugno 1986 Giovanni Paolo II nomina il vescovo ausiliare di Reggio Emilia, mons. Camillo Ruini, nuovo Segretario Generale.

Il 27 marzo 1990, Giovanni Paolo II consegna definitivamente alla Cei la sede attuale. L’8 dicembre vengono approvati gli Orientamenti pastorali “Evangelizzazione e testimonianza della carità”, orientamenti pastorali per gli Anni Novanta.

Il 17 gennaio 1991, il card. Poletti decade da Presidente della Cei e gli subentra ad interim il card. Salvatore Pappalardo, il più anziano tra i vice presidenti. Il 7 marzo è nominato nuovo Presidente il card. Camillo Ruini. Il 14 marzo il Papa nomina mons. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Ancona, nuovo Segretario Generale. Gli succede, il 25 maggio 1995, mons. Ennio Antonelli, arcivescovo di Perugia. Dal 20 al 24 novembre dello stesso anno si tiene a Palermo il 3° convegno ecclesiale, sul tema “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”.

Durante la XLIV Assemblea Generale (19-22 maggio 1998) viene modificato lo Statuto, che il 15 ottobre dello stesso anno riceve la necessaria “recognitio” della Santa Sede con decreto n.1029/53. Successivamente, la XLVI Assemblea Generale (17-21 maggio 1999), istituisce, in luogo delle Commissioni ecclesiali, 12 Commissioni episcopali, ampliando le loro competenze. Per tale motivo, si rendono necessarie nuove modifiche dello statuto e del regolamento della Cei, approvate dalla XLVII Assemblea Generale (22 al 26 maggio 2000). La necessaria “recognitio”, richiesta alla Santa Sede, è concessa in data 5 luglio 2000 con decreto n.1029/53 della Congregazione per i Vescovi. Il regolamento, opportunamente emendato in adeguamento alle modifiche dello statuto, viene approvato dalla medesima Assemblea.

Il 6 marzo 2001 il card. Camillo Ruini, già confermato il 17 marzo 1996, viene riconfermato Presidente della Cei. A mons. Ennio Antonelli, nominato arcivescovo di Firenze il 21 marzo 2001, succede come Segretario Generale, il 5 aprile 2001, mons. Giuseppe Betori.

Nel maggio 2001 vengono approvati gli Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000 “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”. E si sta già pensando ad “un nuovo appuntamento comune – ha affermato il card. Ruini, alla XLIX Assemblea generale, in corso a Roma – delle nostre Chiese, alla metà del corrente decennio. Il tema appropriato potrebbe essere la formazione e valorizzazione missionaria del laicato”.Sir