Vita Chiesa

Papa Francesco: minori migranti soli a rischio «sfruttamento» e «abusi»

Il tema del messaggio (testo integrale) è infatti: «Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce». La «via sicura» che conduce fino a Dio, scrive il Papa, parte infatti «dai più piccoli» e «l’accoglienza è condizione necessaria». Papa Francesco lancia un allarme contro «lo sfruttamento esercitato da gente senza scrupoli a danno di tante bambine e tanti bambini avviati alla prostituzione o presi nel giro della pornografia, resi schiavi dal lavoro minorile e arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla fuga da conflitti e persecuzioni, col rischio di ritrovarsi soli e abbandonati». «Sono in primo luogo i minori – afferma – a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali» come pure dalla «globalizzazione nei suoi aspetti negativi». «La corsa sfrenata verso guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso dei minori».

Tra i migranti «i fanciulli costituiscono il gruppo più vulnerabile» perché «sono invisibili e senza voce: la precarietà li priva di documenti, nascondendoli agli occhi del mondo»: questa la preoccupazione principale di Papa Francesco. «L’assenza di adulti che li accompagnano – spiega – impedisce che la loro voce si alzi e si faccia sentire». Per questo «finiscono facilmente nei livelli più bassi del degrado umano, dove illegalità e violenza bruciano in una fiammata il futuro di troppi innocenti, mentre la rete dell’abuso dei minori è dura da spezzare». Secondo il Papa «la linea di demarcazione tra migrazione e traffico può farsi a volte molto sottile» a causa di fattori che contribuiscono a creare vulnerabilità nei migranti, «specie se minori: l’indigenza e la carenza di mezzi di sopravvivenza, cui si aggiungono prospettive irreali indotte dai media, il basso livello di scolarizzazione, l’ignoranza delle leggi, della cultura e spesso della lingua dei Paesi ospitanti». Il Papa punta il dito sulla «domanda», che è «la spinta più potente allo sfruttamento e all’abuso dei minori»: «Se non si trova il modo di intervenire con maggiore rigore ed efficacia nei confronti degli approfittatori, non potranno essere fermate le molteplici forme di schiavitù di cui sono vittime i minori».

«Protezione, integrazione e soluzioni durature» per aiutare i minori migranti chiede Papa Francesco nel messaggio. «La condizione dei migranti minorenni è ancora più grave quando si trovano in stato di irregolarità – scrive il Papa – o quando vengono assoldati dalla criminalità organizzata. Allora sono spesso destinati a centri di detenzione. Non è raro, infatti, che vengano arrestati e, poiché non hanno denaro per pagare la cauzione o il viaggio di ritorno, possono rimanere per lunghi periodi reclusi, esposti ad abusi e violenza di vario genere». «Il diritto degli Stati a gestire i flussi migratori e a salvaguardare il bene comune nazionale deve coniugarsi con il dovere di risolvere e regolarizzare la posizione dei migranti minorenni», sottolinea Papa Francesco esortando a rispettare la loro «dignità» e a cercare «di andare incontro alle loro esigenze, quando sono soli, ma anche a quelle dei loro genitori, per il bene dell’intero nucleo familiare».  A volte, scrive, «invece di favorire l’inserimento sociale dei minori migranti, o programmi di rimpatrio sicuro e assistito, si cerca solo di impedire il loro ingresso, favorendo così il ricorso a reti illegali; oppure essi vengono rimandati nel Paese d’origine senza assicurarsi che ciò corrisponda al loro effettivo ‘interesse superiore’». Il Papa invita anche ad adottare «soluzioni durature» per affrontare alla radice le cause delle migrazioni dei migranti minorenni, estinguendo «i conflitti e le violenze che costringono le persone alla fuga».