Vita Chiesa

SETTIMANA SOCIALE: MONS. MIGLIO, UNA NUOVA GENERAZIONE DI CATTOLICI IMPEGNATI IN POLITICA

“Quasi cento incontri preparatori in altrettante città, due anni di un intenso ‘cammino di ascolto’ per scoprire le tante ricchezze e speranze del Paese”: con queste parole Edoardo Patriarca, segretario del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, ha sintetizzato il percorso che si è sviluppato in vista della 46ª Settimana Sociale, in programma a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre sul tema “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”. “Abbiamo potuto incontrare le tante realtà che animano la Chiesa e la società italiana – ha proseguito – e ancora una volta abbiamo constatato che esiste un enorme deposito di risorse e di energie sul quale vale la pena di investire per poter tornare tutti insieme a crescere”. I “numeri” della prossima Settimana Sociale sono rilevanti: ci saranno 1200 partecipanti, tra i quali 300 giovani selezionati dalle diocesi (184) e dalle 177 associazioni presenti. Il mondo ecclesiale sarà rappresentato da 66 vescovi, 204 presbiteri, 29 tra religiosi e religiose, 9 diaconi. I giornalisti accreditati sono oltre 150. In vista della Settimana Sociale sono stati prodotti ben 28 documenti da parte di associazioni ed organismi ecclesiali, sindacali e politici. Tali materiali sono consultabili sul sito internet www.settimanesociali.it che è stato potenziato in vista dell’evento.“Far nascere una nuova generazione di cattolici impegnati in politica”, come ha auspicata di recente il card. Bagnasco, è “una delle aspettative maggiori che abbiamo per la Settimana sociale”. Lo ha detto mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato scientifico e organizzatore, rispondendo oggi alle domande dei giornalisti sull’imminente appuntamento di Reggio Calabria. Quanto ai mezzi per realizzare questo obiettivo, mons. Miglio ha risposto “lo si vedrà dopo, è un obiettivo su cui intendiamo riflettere e lavorare”. Intanto, però, “ci sono state e ci sono, e alcune sono anche fiorenti”, le Scuole di formazione alla politica promosse dalla diocesi, e “anche l’associazionismo cattolico è sicuramente un mondo di formazione, dove può maturare qualcosa intorno al bene comune”. Ad una domanda su quale sia per la Cei la forma di governo e il sistema elettorale più idoneo per il nostro Paese, il vescovo ha precisato che “non è compito né dei vescovi, né della Cei, né del Comitato dare risposte su quale sistema elettorale sia migliore: il nostro compito è invitare il mondo cattolico a riflettere,ke i laici in particolare a prendersi le proprie responsabilità e a valutare anche i rischi”. Quanto al clima politico attuale, il vescovo ha detto: “Bisogna capire gli scenari di sviluppo, mi pare che l’insoddisfazione sia abbastanza generale”.“Fornire supplenza e orientamento alla presenza cattolica”, senza sostituirsi a nessuno, ma alimentando le attività formative: così mons. Miglio ha sintetizzato gli obiettivi della Settimana sociale, nei confronti della quale “c’è molta attesa”. “La cronaca di questi giorni – ha fatto notare il presule – conferma come la scelta della sede, fatta due anni fa, sia stata in qualche modo provvidenziale, perché ci permette di vivere l’evento in un punto dove le sofferenze del Paese, in particolare del Sud, si manifestano in modo acuto”. A Reggio Calabria, ha rivelato mons. Miglio, “c’è stata un’attenzione speciale delle istituzioni, che da subito hanno campito lo spirito e l’importanza dell’appuntamento”. Il 16 pomeriggio, ad esempio, ci sarà una relazione di Giuseppe Savagnone sul documento della Cei del febbraio scorso, “Chiesa italiana e Mezzogiorno”: “un momento in cui ci raccorderemo al magistero del Papa, e a quanto ha detto a Palermo sulla criminalità organizzata”, ha assicurato mons. Miglio, che riguardo all’eventuale invio dell’esercito a Reggio Calabria ha ribadito: “Siamo certi di tutta la collaborazione e anche del risultato positivo, anche riguardo alle problematiche emersi in questi giorni. Per quanto riguarda il tipo di forma pubblica da utilizzare per garantire sicurezza, per noi non è una preoccupazione in più”. Ci saranno una decina di delegati della Cisl e una delegazione Ugl alla Settimana Sociale di Reggio Calabria, mentre – al momento – non è prevista una presenza della Cgil: la notizia è stata fornita da Edoardo Patriarca durante la conferenza stampa di stamane. “Voglio precisare – ha spiegato il segretario del Comitato organizzatore – che abbiamo inviato a tutti i sindacati e anche a tutti i partiti politici il materiale preparatorio insieme agli inviti a presenziare ai lavori. La Cisl ha risposto fornendo anche un contributo culturale che abbiamo pubblicato sul sito internet. Quanto alla Cgil, nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera di Epifani – ha spiegato Patriarca – che diceva di non poter essere presente ai lavori, mentre dovrebbe esserci Bonanni della Cisl”. “Tutti i parlamentari hanno ricevuto il materiale conoscitivo e la lista delle loro presenze si sta formando – ha aggiunto -. Il governo è stato invitato e così pure le opposizioni”. Un evento significativo sarà costituito “da due ‘carovane’ di giovani che muoveranno da Rosarno e da Locri, luoghi simbolo delle presenze malavitose in Calabria, per raggiungere il capoluogo nei giorni della Settimana sociale. Sarà una marcia per la cittadinanza e la legalità di alto valore simbolico”, ha concluso.Sir