Vita Chiesa

Villafranca, furto di ostie. La Diocesi: «Sconcerto per il gesto»

La Diocesi ritiene che «l’accedere ad un tempio, sempre agibile per consentire ai fedeli la preghiera ed il raccoglimento in un luogo sacro, e da lì, con evidente spregio dei comuni sentimenti, asportare le ostie consacrate dopo aver forzato il tabernacolo è sintomo di evidente malessere sociale e culturale e prodotto di una cultura distorta, che trova spazio anche in comportamenti dettati più dal sensazionalismo e dalle mode, ben lontani da quelle scelte che derivano da una consapevole coscienza critica e da coerenti scelte di vita» e denuncia a questo proposito il «clima di intolleranza verso le istituzioni in genere e la Chiesa in particolare, che trasuda da molteplici affermazioni, assai spesso destituite di qualsiasi fondamento, che alimentano la malcelata avversione di taluni ambienti nutrono verso valori da molti riconosciuti fondanti per una società ordinata verso il bene comune».

La vicinanza della Diocesi alla comunità di Villafranca in Lunigiana ed al suo parroco, è stata espressa direttamente al vescovo mons. Giovanni Santucci, che si è recato nella chiesa di San. Francesco per lì presiedere una veglia di preghiera. «La Chiesa diocesana – si legge ancora nel comunicato – mentre auspica che la Grazia si faccia strada nella mente di chi ha perpetrato il furto sacrilego, ribadisce, ancor più in questa contingenza, il proprio fermo intento di procedere con coerente decisione nella propria missione educativa e di testimonianza, che trova fondamento nella Parola, si sostanzia negli azioni quotidiane e, in particolare, si estrinseca in atteggiamenti di piena accoglienza verso quanti nel messaggio evangelico cercano risposte alle tante domande che l’oggi pone alle loro coscienze».