Arte & Mostre

Arte da toccare, annusare, gustare: la diocesi di Firenze lancia i percorsi «cinque sensi»

Un’attività nata per i disabili, ma che ormai coinvolge catechisti e gruppi parrocchiali

Un biscotto burroso o al latte per assaporare la maternità di Maria insieme a un profumo alla rosa nella basilica della Santissima Annunziata. Una liquirizia amara per richiamare la morte davanti alla cappella Rucellai mentre si ha tra le mani del nardo o della mirra.
Vengono incontro così le opere d’arte ai visitatori durante le visite sensoriali organizzate dal parco culturale ecclesiale «Terre di Florentia», nate per rendere l’incontro con l’arte sacra il più inclusivo possibile, ma adesso aperte a tutti. «La prima esperienza era stata lanciata per la Giornata mondiale della disabilità con l’iniziativa “Sensi d’arte” nel tempo di Avvento» ricorda don Stefano Naldoni, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, impegnato in quello della pastorale del turismo, sport e tempo libero, vicedirettore dell’Ufficio catechistico e referente nazionale per Terre di Florentia. Presto però ci si è accorti che accostarsi alle opere d’arte attraverso i cinque sensi andava a beneficio di tutti: «alcune catechiste, in particolare, le abbiamo ritrovate alle visite pensate in vista della Pasqua, alla basilica dei Santi Apostoli e alla Cappella Rucellai, affascinate dall’esperienza vissuta con il corso loro dedicato “L’arte nella Catechesi”, tra ottobre e novembre scorso», racconta il sacerdote.
Anche tra i gruppi di catechismo e dopocresima iniziano a diffondersi i primi percorsi sensoriali pensati per tutti. «Ci interessa, stimolando i sensi, creare un ricordo che rimanga indelebile e, così, sottolineare il messaggio teologico, catechistico, storico e culturale che le opere d’arte trasmettono» spiega. «Oggi, con internet a portata di mano, a volte risultano meno interessanti le informazioni su artisti e periodi di realizzazione delle opere: è come furono realizzate che affascina i visitatori» continua. Ecco allora che si toccano con mano i campioni di marmo e pietra di cui sono costruite le basiliche, ci si sporca le dita con i colori in polvere, si modella della plastilina difronte alla terracotta invetriata e si osservano le giornate di lavoro davanti agli affreschi. Ci sono anche illustrazioni tattili, create con stampanti 3d perché anche gli ipovedenti possano percepire le immagini delle opere e immagini create con il linguaggio Caa (comunicazione aumentativa alternativa) per chi ha un disturbo dello spettro autistico.
Quando l’occasione lo richiede, poi, è possibile anche essere accompagnati da un interprete della lingua dei segni. Come è accaduto per un gruppo di persone sorde domenica scorsa, durante le viste ai Santi Apostoli e cappella Rucellai: «ci siamo rivolti per adesso alle parrocchie e alle associazioni del territorio della diocesi di Firenze che già collaboravano con il nostro Ufficio per la Pastorale delle persone con disabilità – spiega Naldoni –. Siamo a disposizione però in qualsiasi momento per creare pacchetti ad hoc o per affiancare catechisti o operatori pastorali nella creazione di percorsi simili».
Basta chiedere informazioni o, nel caso di visite già in programma, prenotarsi tramite la mail info@terrediflorentia.it il sito www.terrediflorentia.it o il numero 335 790 8559.