Papa Francesco

“Chi ha interessi nelle guerre, ascolti voce coscienza”. Ricordato Benedetto XVI

Le parole e i saluti di Papa Francesco dopo la recita dell'Angelus in Piazza San Pietro.

Papa Francesco all'Angelus (foto archivio)

“Purtroppo la celebrazione del Natale in Nigeria è stata segnata da gravi violenze nello Stato di Plateau, con molte vittime. Prego per loro e per le loro famiglie. Che Dio liberi la Nigeria da questi orrori! E prego anche per quanti hanno perso la vita nell’esplosione di un camion-cisterna in Liberia.

Continuiamo a pregare per i popoli che soffrono a causa delle guerre: il martoriato popolo ucraino, i popoli palestinese e israeliano, il popolo sudanese e tanti altri. Al termine di un anno, si abbia il coraggio di chiedersi: quante vite umane sono state spezzate dai conflitti armati? Quanti morti? E quante distruzioni, quanta sofferenza, quanta povertà? Chi ha interessi in questi conflitti, ascolti la voce della coscienza. E non dimentichiamo i martoriati Rohingya!

Un anno fa Papa Benedetto XVI concludeva il suo cammino terreno, dopo aver servito con amore e sapienza la Chiesa. Sentiamo per lui tanto affetto, tanta gratitudine, tanta ammirazione. Dal Cielo ci benedica e ci accompagni. Un applauso a Benedetto XVI!

Saluto tutti i romani, i pellegrini, i gruppi parrocchiali, le associazioni e i giovani. Oggi rivolgo un saluto speciale alle famiglie qui presenti e a quelle collegate mediante la televisione e gli altri mezzi di comunicazione. Non dimentichiamo che la famiglia è la cellula fondamentale della società: bisogna sempre difenderla e sostenerla, sempre!

Saluto la squadra nazionale italiana maschile di pallavolo under 18; e saluto i figuranti del Presepe vivente di Marcellano, in Umbria.

E a tutti auguro una buona domenica. Una benedizione alle vostre famiglie! E auguro anche un fine anno sereno. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”