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Padre Dall’oglio detenuto Is: mons. Jeanbart (Aleppo), «tutto è possibile»

 «Tutto è possibile anche se non abbiamo alcuna notizia a riguardo. Non posso né confermare né smentire. La situazione ad Aleppo è molto complicata ed è molto difficile avere notizie e verificarle».

Lo afferma al Sir monsignor Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco melkita di Aleppo, in merito alla notizia diffusa poco fa secondo cui padre Paolo Dall’Oglio, scomparso il 29 luglio dello scorso anno in Siria, sarebbe «vivo e detenuto in un carcere dello Stato islamico» (Is) nella provincia di Aleppo. Dichiarazioni rese dal presidente dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahaman, interpellato da Aki-Adnkronos sulla sorte del gesuita le cui tracce si sono perse a Raqqah, roccaforte del «califfato» nella Siria settentrionale. Analogo commento anche da parte di padre Georges Abu Khazen, vicario apostolico latino della città siriana, per il quale, se la notizia venisse confermata, «proverebbe, innanzitutto, che il religioso è vivo».