Il film: “Your name”, vite parallele oltre spazio e tempo

Non fa eccezione Makoto Shinkai, uno dei talenti più fertili e creativi dell’animazione giapponese degli ultimi anni: dopo una visita alle rovine di Yurage, un villaggio della prefettura di Miyagi spazzato via dal sisma, il regista ha concluso che ogni costruzione umana, ogni villaggio o città, sono creazioni fragili che possono svanire da un giorno all’altro senza lasciare traccia. «Your Name» nasce dal desiderio di rispondere in qualche modo a questo senso di impotenza e transitorietà, e dalla volontà di condividere questa prospettiva col pubblico.

La storia è caratterizzata da uno squisito realismo magico à la Marquez, con un elemento fantastico calato in una quotidianità altrimenti normalissima. Due liceali, Mitsuya che vive nel villaggio rurale di Itomori e Taki che abita nell’urbanissima Tokyo, cominciano senza alcun preavviso né apparente motivazione a scambiarsi il corpo: alcuni giorni lui vive la vita di lei e viceversa, dovendo imparare una nuova prospettiva, un nuovo modo di fare e di essere, ma anche portando qualcosa di sé nel mondo dell’altro. In questo modo, i due cominciano a conoscersi profondamente.

Usando il topos del topolino di campagna e del topolino di città, Shinkai costruisce una storia d’amore sulle note leggere di una commedia degli equivoci, sfruttando al meglio due protagonisti divertenti e ben costruiti. Quando però il pubblico pensa di aver ormai capito le regole del gioco, ecco che Shinkai cambia le carte in tavola, modificando genere, toni e ritmi, con l’ombra del terremoto che si palesa nella forma di un altro disastro naturale, una cometa che si frammenta sopra il Giappone.Dall’esperienza buffa e vagamente imbarazzante dell’esplorare le vite dei protagonisti attraverso gli occhi straniti e stranianti di un “ospite” che ne abita il corpo, lo spettatore si trova proiettato in una corsa contro il tempo coinvolgente e appassionante: il passo della narrazione accelera bruscamente, la riflessione si sposta sulla preziosità di un’esistenza minuscola di fronte all’immensità della natura, la commedia romantica lascia il posto a un thriller avvincente, che a sua volta diventa mélo surreale, senza mai perdere un colpo nella gestione di stili così diversi.

Soprattutto, Shinkai sfrutta la distruzione di un villaggio fittizio, comunque modellato su luoghi reali, per spiegare la propria poetica: attraverso il protagonista Taki, rivendica la missione di “immortalare” luoghi e paesaggi nei propri disegni, mettendone al sicuro la memoria sulla carta, e quindi sullo schermo. Dietro all’incredibile cura messa nelle ambientazioni, nella ricostruzione di luoghi reali che si fanno luoghi dell’anima, come già il magnifico parco Gyo-en del precedente «Il giardino delle parole», Shinkai mette la disperata passione di chi vuole proteggere il reale attraverso l’arte, il posto con le emozioni ad esso associate.

«Your Name» è un vero e proprio manifesto che, attraverso una storia brillante, divertente, emozionante, appassionante, commovente, restituisce il senso del lavoro di un artista che cuce a doppio filo un mondo fragile e transitorio a un amore che non passa, capace di superare tempo e spazio.

YOUR NAME di Makoto Shinkai. Con (voci) Mone Kamishiraishi, Ryūnosuke Kamiki, Masami Nagasawa, Kaito Ishikawa. Giappone, 2016. Animazione.