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CLIMA: MARACCHI, ESTATE CALDA MA NON COME QUELLA DEL 2003

“Il clima non è impazzito è semplicemente cambiato e cambierà sempre più. Questa sarà un’ estate con ondate successive di calore ma non sarà come quella del 2003”. Lo ha detto il direttore dell’istituto di biometeorologia Ibimet-Cnr di Firenze, Giampiero Maracchi a margine di un incontro sui cambienti del clima e la salute umana organizzato in Consiglio reigonale della Toscana. Ai giornalisti che chiedevano se questa situazione climatica é ormai diventata una norma, Maracchi ha risposto che “in futuro sarà probabilmente anche peggio, perché ormai questa è la situazione globale del clima. E’ bene comunque non avere apprensioni, dal caldo ci si difende. Basta farlo con ragionevolezza e buon senso. Gli anziani, ad esempio, non devono uscire nelle ore più calde, è bene usare il ventilatore e tornare a portare il cappello di paglia”. Per porre un freno ai cambiamenti, il climatologo ha spiegato che occorre cambiare i nostri comportamenti, “iniziando ad usare meno la macchina, i condizionatori e tutto ciò che determina questo cambiamento del clima”. Per difendersi dal caldo Giampiero Maracchi sconsiglia l’uso dei condizionatori perché “sono pericolosi, il corpo umano ha infatti difficoltà a sopportare sbalzi di temperatura superiori ai 5 gradi e tende ad ammalarsi. Meglio il ventilatore, che non inibisce la sudorazione e aiuta ad abbassare la temperatura corporea. Chi non riesce a fare a meno del condizionatore – ha aggiunto – non dovrebbe comunque settarlo a una temperatura inferiore ai 27-28 gradi”. Nei periodi più cladi occorre poi prestare grande attenzione anche alla scelta dell’abbigliamento. Abbigliamento, ha spiegato Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione regionale sanità, “che deve ricominciare a privilegiare le fibre naturali e in particolare quelle cadute in disuso. Il cotone tiene il 50% del sudore rispetto alla canapa ed è allo studio l’utilizzo di tessuti di ginestra e ortica, utilizzati un tempo proprio contro il caldo. Assolutamente proibite le scarpe da ginnastica, usare solo calzature di cuoio e tessuto”. Al bando poi le bibite gassate, che provocano picchi e pericolosi cali di insulina, e l’alcol che fa salire la temperatura corporea. Di acqua, invece, ne occorrerebbe in abbondanza. (ANSA).