Italia

IMMIGRAZIONE: MISERICORDIE, CPT DIVENTINO CENTRI ACCOGLIENZA

I Centri di permanenza temporanea devono essere riconvertiti in luoghi di accoglienza e la loro intera gestione deve essere affidata alle organizzazioni umanitarie, affiancate dai volontari e dagli organi dello Stato che accertino lo status degli ospiti e limitino la presenza delle forze dell’ordine. Così il numero dei Centri potrebbe essere aumentato, eliminando il sovraffollamento in strutture come quella di Lampedusa. Lo chiede, in una nota, la Confederazione delle Misericordie d’Italia che sottolinea anche come la normativa in tema di immigrazione prodotta dall’Unione Europea e dagli stati nazionali “appare del tutto insufficiente ad assorbire la quantità di cittadini extracomunitari che premono ai loro confini”.

Le Misericordie italiane hanno 722 strutture diffuse su tutto il territorio nazionale con oltre 600 mila confratelli e gestiscono i Cpt di Lampedusa, Crotone, Bari, Modena e Bologna. Le risposte da dare al fenomeno migratorio, secondo le Misericordie, “non possono prescindere dal concetto dell’accoglienza, a cominciare dai Centri di permanenza temporanea che devono essere trasformati da luoghi di trattenimento, nei quali vengono ospitati i migranti a causa della loro condizione e non a causa di reati, in luoghi di identificazione e smistamento nei quali possano essere assistiti adeguatamente non ai fini dell’espulsione ma ai fini del corretto inserimento nella società civile”.

Questo cambio di rotta, prosegue la nota, contribuirebbe “a rimuovere l’ostilità di larghissimi strati di popolazione e di pubbliche amministrazioni verso l’apertura di nuovi Centri che, nella logica dell’accoglienza, devono essere moltiplicati rispetto al numero attuale eliminando le tragiche condizioni di sovraffollamento che periodicamente si sono dovute sperimentare a Lampedusa o in altri centri”. (ANSA).

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