Italia

REFERENDUM COSTITUZIONE, APPELLO PER IL «NO» NEL NOME DI LA PIRA

Un invito a votare “no” al referendum del 25 e 26 giugno viene dalle istituzioni fiorentine che si richiamano alla figura di Giorgio La Pira, il “sindaco santo” di Firenze che svolse un ruolo di primo piano all’interno dell’assemblea costituente. “Il dialogo – si legge nell’appello firmato da Fondazione La Pira, Opera per la gioventù Giorgio La Pira, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Opera di San Procolo e Associazione Fioretta Mazzei – fu il valore di fondo scelto dai costituenti, effettivi rappresentanti di tutto il popolo italiano, delle differenti forze politiche, delle diverse anime del Paese. Dopo quasi 60 anni, siamo convinti che la nostra Costituzione debba senz’altro essere in alcune sue parti rivista, aggiornata. Ma è cosa troppo seria, troppo complessa per essere liquidata attraverso un referendum popolare che si esprima su di un testo redatto in fretta da una sola parte politica”. “Occorre – prosegue il documento – che maggioranza e opposizione lavorino insieme, che siano coinvolte le autonomie locali e le forze sociali affinché le modifiche necessarie siano davvero espressione di tutti”. Così, a proposito della Costituzione, scriveva La Pira nel 1948: “Questa costituzione possiede un sano principio (di intrinseca ispirazione cristiana) che la finalizza tutta; questo principio finalizzatore dà alla costituzione un marcato carattere tipico che la differenzia chiaramente dai tipi estranei (di “destra” e di “sinistra”); in virtù di questo principio la costituzione si presenta come uno strumento giuridico storicamente adeguato: cioè come uno strumento proporzionato a quella costituzione di un ordine sociale nuovo al quale dovrà tendere, con tutte le sue energie, il Parlamento futuro”.

Il testo integrale dell’Appello per il «no» nel nome di La Pira