Italia

Vaccini. Camera approva decreto. Ecco cosa prevede la nuova legge

Ecco le novità contenute nel «Decreto legge prevenzione vaccinale».

VACCINI OBBLIGATORI – Le vaccinazioni obbligatorie per iscriversi a scuola sono 10: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b (tutte vaccinazioni obbligatorie in via permanente), anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella (vaccinazioni obbligatorie, sino a diversa successiva valutazione). Le 4 vaccinazioni fortemente raccomandate sono quelle contro meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus. In questo modo diventano 14 i VACCINI inseriti nel decreto legge. Le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite e devono tutte essere somministrate ai nati dal 2017. Per i nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale vigente nell’anno di nascita. In generale, il rispetto degli obblighi vaccinali diventa un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni), mentre dalla scuola primaria (scuola elementare) in poi i bambini e i ragazzi possono accedere comunque a scuola, ma in caso non siano stati rispettati gli obblighi viene attivato un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative. Per l’anno scolastico 2017-2018, sono dettate specifiche disposizioni transitorie per la fase di prima applicazione del decreto. Il provvedimento ha l’obiettivo di contrastare il progressivo calo delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, in atto dal 2013, che ha determinato una copertura vaccinale media nel nostro Paese al di sotto del 95%. Questa è la soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta ‘immunità di gregge’, per proteggere cioè indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati.

PER EFFETTUARE LE 10 VACCINAZIONI OBBLIGATORIE NON SARANNO NECESSARIE 10 DIVERSE PUNTURE – Sei vaccini possono essere somministrati contestualmente con la cosiddetta «vaccinazione esavalente» (i vaccini anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus Influenzae tipo b); quattro vaccini possono essere somministrati contestualmente con la cosiddetta vaccinazione quadrivalente (i vaccini anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella).

PRENOTAZIONE ANCHE IN FARMACIA. Si prevede la possibilità per le famiglie di prenotare direttamente in farmacia, gratuitamente, le vaccinazioni previste dal decreto-legge. Questa previsione costituisce un’ulteriore attività svolta dalla nuova «farmacia dei servizi».

LE DIECI VACCINAZIONI ELENCATE DEVONO ESSERE TUTTE OBBLIGATORIAMENTE SOMMINISTRATE AI NATI DAL 2017 – Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Precisamente: 1) I nati dal 2001 al 2004 devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000; 2) I nati dal 2005 al 2011 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005- 2007.

E ancora: 3) I nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014; 4) I nati dal 2017 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-varicella, previste nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019.

I GENITORI POTRANNO RECARSI ALLA ASL PER RICEVERE INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ E I TEMPI DI VACCINAZIONE DEI PROPRI FIGLI TUTTE LE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE SONO GRATUITE per i nati nei periodi indicati sopra (dal 2001 al 2004; dal 2005 al 2011; dal 2012 al 2016; dal 2017 in poi) sono gratuite tutte le vaccinazioni che gli stessi sono obbligati ad effettuare, in relazione al Calendario vaccinale di riferimento (ad esempio: per i nati dal 2012 al 2016 sono gratuite le vaccinazioni indicate dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014). Le vaccinazioni sono gratuite anche quando è necessario «recuperare» somministrazioni che non sono state effettuate «in tempo» (ad esempio: il nato nel 2015 che non abbia effettuato l’anti-morbillo tra il 13esimo e il 15esimo mese di vita potrà vaccinarsi gratuitamente in qualsiasi momento).

SONO ESONERATI DALL’OBBLIGO DI VACCINAZIONE 1) i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio, i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia; 2) i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Il vaccino è posticipato quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio, quando versino in una malattia acuta, grave o moderata, con o senza febbre. Per i soggetti immunizzati che hanno già avuto una delle malattie infettive l’obbligo vaccinale potrà essere assolto, di norma, con vaccini in formulazione monocomponente o combinata, senza l’antigene relativo alla malattia già contratta In ogni caso, effettuare una vaccinazione non comporta alcun rischio per un soggetto immunizzato, ma rafforza comunque le difese immunitarie e funziona come richiamo vaccinale.

GLI ADEMPIMENTI PER L’ISCRIZIONE A SCUOLA – Per l’iscrizione a scuola è necessario presentare, alternativamente 1) idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni; 2) idonea documentazione comprovante l’omissione o il differimento della somministrazione del vaccino; 3) idonea documentazione comprovante l’esonero per intervenuta immunizzazione per malattia naturale; 4) copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’azienda sanitaria locale. Il genitore può anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione e presentare successivamente copia del libretto. La semplice presentazione alla Asl della richiesta di vaccinazione consente l’iscrizione a scuola, in attesa che la Asl provveda ad eseguire la vaccinazione (o a iniziarne il ciclo, nel caso questo preveda più dosi) entro la fine dell’anno scolastico. 

PER L’ANNO SCOLASTICO 2017/2018 SONO DETTATE SPECIFICHE DISPOSIZIONI TRANSITORIE – Entro il 31 ottobre 2017 per la scuola dell’obbligo ed entro il 10 settembre 2017 per i nidi e la scuola dell’infanzia 1) per l’avvenuta vaccinazione può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione; 2) per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa documentazione; 3) coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione: devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’Asl. Entro il 10 marzo 2018, invece, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione.  Nel caso in cui il genitore/tutore/affidatario non presenti alla scuola la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero, l’omissione o il differimento, i minori. Da 0 a 6 anni non possono accedere agli asili nido e alle scuole dell’infanzia. Da 6 a 16 anni possono accedere a scuola. In entrambi i casi il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a segnalare la violazione alla Asl entro dieci giorni. L’Asl contatta i genitori/tutori/affidatari per un appuntamento e un colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni prescritte. Se i genitori/tutori non si presentano all’appuntamento oppure, a seguito del colloquio informativo, non provvedano a far somministrare il vaccino al bambino, l’Asl contesta formalmente l’inadempimento dell’obbligo.

LA MANCATA OSSERVANZA DELL’OBBLIGO VACCINALE A SEGUITO DELLA CONTESTAZIONE DELL’ASL COMPORTA CHE I genitori e i tutori si vedono applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro a 500 euro, proporzionata alla gravità dell’inadempimento (ad esempio: al numero di vaccinazioni omesse); non incorrono in sanzione quando provvedono a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale nel termine indicato dalla Asl nell’atto di contestazione, a condizione che completino il ciclo vaccinale nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Asl.

LA FORMAZIONE DELLE CLASSI – I minori non vaccinabili (ovvero quelli per cui la vaccinazione è stata omessa o differita) per ragioni di salute sono inseriti in classi nelle quali sono presenti soltanto minori vaccinati o immunizzati naturalmente. I dirigenti scolastici comunicano all’Asl competente, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti più di due alunni non vaccinati. Dall’anno scolastico 2019/2020 è prevista un’ulteriore semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l’iscrizione a scuola dei minori: gli istituti scolastici dialogheranno direttamente con le Asl, al fine di verificare lo ‘stato vaccinalè degli studenti, senza ulteriori oneri per le famiglie.

ALTRE NOVITA’ – 1) Anagrafe nazionale vaccini: al fine di monitorare l’attuazione dei programmi vaccinali sul territorio nazionale, viene istituita presso il ministero della salute l’Anagrafe nazionale vaccini, nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi ed i tempi di somministrazione e gli eventuali effetti indesiderati;

2) Vaccinovigilanza: l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità (Iss), predispone e trasmette, con cadenza annuale, al ministero della Salute una relazione contenente tutti i dati presenti sul sistema di farmacovigilanza, relativi alle vaccinazioni, ivi compresi gli eventuali eventi avversi per i quali è stata confermata l’associazione con una vaccinazione. 

3) Unità di crisi al fine di coordinare tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive e di intervenire adeguatamente in caso di rischio o allarme, sarà integrata la composizione l’Unità di crisi permanente, già operante presso il ministero della Salute, per affrontare i più rilevanti casi di cosiddetta ‘malasanità’;

4) Controversie su farmaci e vaccini: in tutte le controversie riguardanti presunti danni da vaccinazioni e somministrazione di presunti farmaci non oggetto di sperimentazione, l’Aifa è sempre parte del giudizio;

5) Adempimenti degli operatori sanitari, socio-sanitari e scolastici: gli operatori sanitari, socio-sanitari e scolastici devono presentare, nei luoghi in cui prestano servizio, una dichiarazione comprovante la propria ‘situazione vaccinale’, al fine di informarne il proprio datore di lavoro.

COME FACCIO A SAPERE CHE… Il ministero della Salute ha fornito prime indicazioni operative per l’immediata applicazione dei nuovi obblighi vaccinali attraverso una circolare esplicativa. Il ministero della Salute promuoverà apposite campagne di comunicazione e informazione istituzionale per illustrare e favorire la conoscenza delle nuove disposizioni, in collaborazione con medici di medicina generale, pediatri e farmacisti. Il ministero della Salute e il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avvieranno, per l’anno scolastico 2017-2018, iniziative di formazione del personale docente e iniziative di educazione degli alunni e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e, in particolare, delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori e delle associazioni di categoria delle professioni sanitarie.