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TERRA SANTA: MONS. SHOMALI (PATRIARCATO), I CRISTIANI HANNO BISOGNO DI CASE

(Gerusalemme) – “Sono circa 11600 i cristiani che vivono a Gerusalemme, il 2% della popolazione totale, e si calcola che siano dalle 400 alle 600 le famiglie che hanno bisogno di alloggio”. Di crisi abitativa si sta parlando molto nei lavori dell’Holy Land coordination (Hlc), il Coordinamento che riunisce i rappresentanti dei vescovi di Nord America e Ue per la Terra Santa, che dall’8 gennaio sono a Gerusalemme (fino al 12) per la loro visita pastorale che si tiene, dal 1998, in questo periodo dell’anno. La mancanza di abitazioni in Terra Santa, secondo mons. William Shomali, ausiliare del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, è una delle prime cause di emigrazione dei giovani cristiani. Una crisi alla quale la chiesa locale cerca di rispondere concretamente con dei progetti per la costruzione di nuovi nuclei abitativi, o di restauro di vecchi appartamenti, da dare in affitto agevolato a famiglie cristiane ed anche musulmane.A Beit Safafa il Patriarcato latino di Gerusalemme sta costruendo 40 nuovi alloggi che verranno consegnati ad altrettante famiglie a marzo mentre a Gaza è in corso la ricostruzione ed il restauro di altri 76. Secondo Sami Al-Yousef, direttore regionale del Cnewa (Catholic near East welfare association) per la Palestina ed Israele, “nella sola zona di Gerusalemme servirebbero 500 alloggi per fare fronte alle richieste”. “Le restrizioni israeliane, le difficoltà di ottenere i permessi necessari, il prezzo alto della terra, rendono tutto più difficile – spiega mons. Shomali – ma dobbiamo andare avanti anche facendo pressioni sullo Stato israeliano perché non faccia discriminazioni verso i cristiani e non continui con questa politica di restrizioni”. “La visita di vescovi Usa e Ue – conclude il vescovo ausiliare – può aiutarci a lanciare un appello a tutte le loro chiese affinché ci aiutino in questi progetti abitativi. Molte diocesi e movimenti, l’Ordine equestre del Santo Sepolcro su tutti, si stanno adoperando per finanziare la costruzione di molte case. Spero che altri seguano questo esempio, magari adottando un appartamento”. (Sir)